Cultura

Arena di Verona, addio al corpo di ballo “nell’indifferenza delle istituzioni”

Il nuovo Sovrintendente della Fondazione Giuliano Polo ha inviato 19 lettere di licenziamento ai ballerini. Nelle 14 Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane, rimangono ora solo quattro Corpi di Ballo: Milano, Roma, Napoli e Palermo

di F. Q.

Licenziato tutto il corpo di ballo dell’Arena di Verona. Giuliano Polo, nuovo Sovrintendente della Fondazione, ha inviato 19 lettere di licenziamento ai ballerini, come già annunciato dopo che a fine 2016 non era stato trovato nessun accordo nella trattativa con le organizzazioni sindacali. In seguito all’apertura della procedura di mobilità da parte della stessa Fondazione, chiude dunque definitivamente il corpo di ballo stabile “nel disinteresse delle istituzioni, con in testa il Ministero dei Beni Culturali deputato a vigilare e tutelare le arti di cui la danza è essenziale bene comune”, denunciano in un comunicato i sindacati Fials e Cisal. Nelle 14 Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane, rimangono ora solo quattro corpi di Ballo: Milano, Roma, Napoli e Palermo.

Nel comunicato viene denunciata “con estremo sdegno” l’attuazione “del disegno del Governo di smantellamento delle eccellenze artistiche delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane”. I sindacati sottolineano come 19 ballerini siano stati licenziati “con presunte motivazioni economiche in contraddizione con gli enormi incassi del botteghino”. “Quali risposte culturali la politica sta fornendo alle giovani generazioni che, entusiaste, riempiono i teatri soprattutto negli spettacoli di balletto? Solo tagli e nessun investimento o progetto”, scrivono ancora Fials e Cisal.

Arena di Verona, addio al corpo di ballo “nell’indifferenza delle istituzioni”
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione