Sulla lattina il messaggio è chiaramente patriottico: “America, e pluribus unum”. Ma l’americanità della birra Budweiser è finita nel mirino dei sostenitori di Donald Trump dopo che il sito Breitbart, vicino alla nuova amministrazione, ha sparato a zero contro il nuovo spot “non patriottico” che il colosso Anheuser-Busch ha mandato in onda domenica, nella notte del Super bowl.
Il videoclip, in lavorazione da un anno, e dunque da ben prima dell’ordine esecutivo di Trump sull’immigrazione, racconta in 60 secondi la storia dell’arrivo del fondatore Adolphus Busch in America. Intitolato “Born the Hard Way”, lo spot punta i riflettori sul viaggio dalla Germania di Busch nel 1857 e del suo arrivo in America, accolto da insulti nel segno del “Tornatene a casa, non ti vogliamo qui”.
Approdato a St. Louis, Busch incontrò il fondatore di Budweiser, Eberhard Anheuser, e insieme fondarono Anheuser-Busch. “Lo spot mostra l’inizio del nostro viaggio”, ha detto il vicepresidente della birra Ricardo Marques: “Anche se è ambientato nell’Ottocento, è una storia che farà eco tra gli imprenditori di oggi: quelli che continuano a puntare alto per realizzare i loro sogni”.
Le polemiche sullo spot, in cui Busch diventa un progenitore della generazione di birrai artigianali così di moda da qualche anno in America, mostrano come sia diventato incandescente il clima politico in Usa dopo l’elezione di Trump. Lo spot ha scatenato un boicottaggio tra i sostenitori di Trump: dopo Breitbart, che ha collegato Anheuser-Bush all’uso di “attori di sinistra” nelle sue pubblicità, il sito dell’ultradestra Freedomdaily ha definite “disgustoso” il videoclip e che Budweiser “la pagherà cara” con l’hashtag #BoycottBudweiser in salita su Twitter e una valanga di micromessaggi all’insegna del “Tornatevene a casa”.