A quanto pare i nipoti di Arsenio Lupin si sono trasferiti in pianta stabile in Inghilterra: nella notte tra martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio presso lo stabilimento Jaguar Land Rover di Solihull Lode Lane, sono stati rubati due carichi di motori nuovi di pacca. Valore del bottino? 3,7 milioni di dollari.
Secondo alcune fonti interne allo stabilimento, il colpaccio è stato portato a termine in appena 6 minuti: i ladri sono entrati nella sede aziendale verso le 22.30 con un tir rubato (“of course, Watson”), superando i controlli di sicurezza con una regolare autorizzazione, la medesima usata anche per uscire… appena 6 minuti dopo. Non contenti del bottino, due ore più tardi i malviventi sono tornati nuovamente sul posto del “delitto” sottraendo un secondo carico di propulsori, più consistente del primo.
Secondo la stampa locale, il tir sarebbe stato localizzato e la refurtiva si troverebbe ancora nell’area di Coventry, vicino alla sede di JLR. Le indagini sono ancora in corso, mentre un portavoce del gruppo automobilistico inglese ha dichiarato al Birmingham Mail che “si sta lavorando a stretto contatto con la polizia delle West Midlands” e sarà offerta una ricompensa “a chiunque offrirà informazioni utili al ritrovamento della refurtiva”.
Già, ma come hanno fatto i suddetti signori ad intrufolarsi con questa facilità nel deposito? La spiegazione più plausibile è che abbiano potuto contare su una “talpa” all’interno dell’azienda, forse un impiegato dello stesso servizio di sicurezza che avrebbe curato i dettagli del colpo.
Molto probabilmente i propulsori sottratti finiranno, sani o smontati in componenti, sul mercato nero. Giova comunque ricordare a tutti i ricettatori che, ormai da anni, anche i motori possiedono numeri di serie identificativi, riconoscibili dai sistemi elettronici utilizzati per la “diagnosi” in qualsiasi officina autorizzata. Anche se questo difficilmente fermerà i ladri dal fare affari d’oro nei prossimi mesi.