L’aiuto economico per i famigliari delle vittime dello scontro tra i treni sulla Andria-Corato “arriverà a breve, probabilmente entro fine mese”. Mentre dovranno aspettare un po’ di più i feriti, per i quali sarà necessaria l’analisi dei referti da parte di una commissione medica. Dopo l’articolo de ilfattoquotidiano.it, pubblicato domenica, giungono rassicurazioni sul fondo da 10 milioni di euro creato nel dl Enti Locali dello scorso agosto. Quella norma, già dettagliata e precisa, era stata voluta dall’onorevole del Pd Francesco Boccia: non meno di 200mila euro esentasse per i parenti delle 23 persone morte il 12 luglio 2016 nell’impatto tra i due convogli di Ferrotramviaria e un sostegno variabile anche per chi aveva riportato lesioni gravi e gravissime mentre viaggiava sulla linea Bari-Barletta.
Come raccontato dal Fatto.it, il fondo era stato creato per offrire un sostegno economico immediato alle famiglie. Oltre alla perdita umana, infatti, in alcuni casi la persona deceduta rappresentava l’unica fonte di reddito del nucleo con ovvi riflessi sulla vita quotidiana. Alla rapidità con cui venne creata la norma appena tre settimane dopo l’incidente, però, ha fatto da contraltare un rallentamento nella macchina che doveva garantire l’effettiva erogazione del fondo. “Ho buone notizie: entro la fine del mese, gli eredi riceveranno i 200mila euro”, rassicura Boccia, autore del testo dell’articolo 5-bis che contiene tutti i dettagli sull’aiuto dello Stato a chi è rimasto coinvolto nell’incidente. La Presidenza del Consiglio, circa tre settimane fa, aveva scritto ai Comuni di residenza richiedendo i documenti necessari per stabilire a quali parenti debba essere destinato l’aiuto economico. Buona parte dei sindaci ha risposto, ma non tutti: chi non ha ancora provveduto, verrà sollecitato.
“Il ministero dell’Economia ha già fatto il suo, quindi i soldi sono materialmente disponibili – spiega Boccia – Ottenuta tutta la documentazione, verrà percorsa la strada più veloce, un decreto del presidente del Consiglio, per poter procedere con i bonifici direttamente alle famiglie”. Una notizia che rasserena i parenti e i legali delle vittime, che avevano definito “inammissibile” il ritardo, lanciando l’allarme per “il persistente stato di bisogno” e la possibilità che, in queste condizioni, in molti “potrebbero vedersi costretti ad accettare le proposte transattive irrisorie e insufficienti di Ferrotramviaria”. Proposte che renderebbero impossibile qualsiasi richiesta risarcitoria durante il processo. “Quel fondo era stato pensato proprio perché le famiglie, grazie ad un’adeguata forza economica, fossero libere di scegliere se negoziare o meno con i soggetti che speriamo paghino il danno nella sua interezza”, aveva spiegato l’avvocato Renato Bucci, difensore di tre parenti di due vittime e di due feriti.
Ora le rassicurazioni da Roma e la prima tranche in arrivo. “Dopo l’erogazione dei primi 4,6 milioni alle famiglie, verranno valutate le condizioni dei feriti e anche loro riceveranno un aiuto. L’avanzo del fondo verrà poi equamente diviso tra i parenti delle vittime”, aggiunge Boccia. I tempi per chi ha subito lesioni gravi non saranno strettissimi. Il provvedimento formale per la nomina della commissione che dovrà analizzare “la gravità delle lesioni subite e l’effettiva necessità”, infatti, è arrivato solo lunedì, dopo la pubblicazione dell’articolo del Fatto.it, nonostante il primo (e unico) incontro si fosse tenuto già a ottobre.
Palazzo Chigi è intervenuto con una nota: “In riferimento agli aiuti economici che il Governo ha messo a disposizione delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Andria e Corato, la presidenza del Consiglio dei ministri segue con la massima attenzione la procedura per le elargizioni e procede negli adempimenti, secondo il percorso stabilito dalle norme. Lo scorso 23 dicembre Palazzo Chigi ha inviato una lettera ai comuni di residenza delle vittime per avere le informazioni relative ai rapporti familiari dei soggetti beneficiari con le vittime del disastro ferroviario. La presidenza è in attesa di ricevere dalle amministrazioni locali tutta la documentazione per poter concludere l’istruttoria. Al momento solo una parte dei Comuni interessati ha inviato le informazioni richieste che costituiscono il presupposto necessario per individuare con certezza i beneficiari”.
Twitter: @andtundo
Cronaca
Scontro treni Puglia, ‘sostegno economico a famiglie delle vittime entro fine mese’
Dopo l'incidente era stato creato un fondo da 10 milioni di euro per i parenti delle 23 vittime, ma l'erogazione del denaro finora è rimasta bloccata. La misura era stata inserita nel dl Enti Locali da Boccia (Pd). Che rassicura: "A breve gli eredi riceveranno i 200mila euro"
L’aiuto economico per i famigliari delle vittime dello scontro tra i treni sulla Andria-Corato “arriverà a breve, probabilmente entro fine mese”. Mentre dovranno aspettare un po’ di più i feriti, per i quali sarà necessaria l’analisi dei referti da parte di una commissione medica. Dopo l’articolo de ilfattoquotidiano.it, pubblicato domenica, giungono rassicurazioni sul fondo da 10 milioni di euro creato nel dl Enti Locali dello scorso agosto. Quella norma, già dettagliata e precisa, era stata voluta dall’onorevole del Pd Francesco Boccia: non meno di 200mila euro esentasse per i parenti delle 23 persone morte il 12 luglio 2016 nell’impatto tra i due convogli di Ferrotramviaria e un sostegno variabile anche per chi aveva riportato lesioni gravi e gravissime mentre viaggiava sulla linea Bari-Barletta.
Come raccontato dal Fatto.it, il fondo era stato creato per offrire un sostegno economico immediato alle famiglie. Oltre alla perdita umana, infatti, in alcuni casi la persona deceduta rappresentava l’unica fonte di reddito del nucleo con ovvi riflessi sulla vita quotidiana. Alla rapidità con cui venne creata la norma appena tre settimane dopo l’incidente, però, ha fatto da contraltare un rallentamento nella macchina che doveva garantire l’effettiva erogazione del fondo. “Ho buone notizie: entro la fine del mese, gli eredi riceveranno i 200mila euro”, rassicura Boccia, autore del testo dell’articolo 5-bis che contiene tutti i dettagli sull’aiuto dello Stato a chi è rimasto coinvolto nell’incidente. La Presidenza del Consiglio, circa tre settimane fa, aveva scritto ai Comuni di residenza richiedendo i documenti necessari per stabilire a quali parenti debba essere destinato l’aiuto economico. Buona parte dei sindaci ha risposto, ma non tutti: chi non ha ancora provveduto, verrà sollecitato.
“Il ministero dell’Economia ha già fatto il suo, quindi i soldi sono materialmente disponibili – spiega Boccia – Ottenuta tutta la documentazione, verrà percorsa la strada più veloce, un decreto del presidente del Consiglio, per poter procedere con i bonifici direttamente alle famiglie”. Una notizia che rasserena i parenti e i legali delle vittime, che avevano definito “inammissibile” il ritardo, lanciando l’allarme per “il persistente stato di bisogno” e la possibilità che, in queste condizioni, in molti “potrebbero vedersi costretti ad accettare le proposte transattive irrisorie e insufficienti di Ferrotramviaria”. Proposte che renderebbero impossibile qualsiasi richiesta risarcitoria durante il processo. “Quel fondo era stato pensato proprio perché le famiglie, grazie ad un’adeguata forza economica, fossero libere di scegliere se negoziare o meno con i soggetti che speriamo paghino il danno nella sua interezza”, aveva spiegato l’avvocato Renato Bucci, difensore di tre parenti di due vittime e di due feriti.
Ora le rassicurazioni da Roma e la prima tranche in arrivo. “Dopo l’erogazione dei primi 4,6 milioni alle famiglie, verranno valutate le condizioni dei feriti e anche loro riceveranno un aiuto. L’avanzo del fondo verrà poi equamente diviso tra i parenti delle vittime”, aggiunge Boccia. I tempi per chi ha subito lesioni gravi non saranno strettissimi. Il provvedimento formale per la nomina della commissione che dovrà analizzare “la gravità delle lesioni subite e l’effettiva necessità”, infatti, è arrivato solo lunedì, dopo la pubblicazione dell’articolo del Fatto.it, nonostante il primo (e unico) incontro si fosse tenuto già a ottobre.
Palazzo Chigi è intervenuto con una nota: “In riferimento agli aiuti economici che il Governo ha messo a disposizione delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Andria e Corato, la presidenza del Consiglio dei ministri segue con la massima attenzione la procedura per le elargizioni e procede negli adempimenti, secondo il percorso stabilito dalle norme. Lo scorso 23 dicembre Palazzo Chigi ha inviato una lettera ai comuni di residenza delle vittime per avere le informazioni relative ai rapporti familiari dei soggetti beneficiari con le vittime del disastro ferroviario. La presidenza è in attesa di ricevere dalle amministrazioni locali tutta la documentazione per poter concludere l’istruttoria. Al momento solo una parte dei Comuni interessati ha inviato le informazioni richieste che costituiscono il presupposto necessario per individuare con certezza i beneficiari”.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.