Il sindaco Filippo Nogarin annuncia dal blog di Beppe Grillo che “a Livorno l’inceneritore chiude” e che l’impianto dell’azienda di rifiuti Aamps che nei giorni scorsi ha incassato l’ok al concordato da parte dell’adunanza dei creditori verrà smantellato. “Operazione Pratino” la chiama Nogarin, perché al posto dell’inceneritore vorrebbe realizzare “un pratino all’inglese”, o meglio, “un pratino5stelle”. I tempi? Lo spegnimento non sarà possibile prima del 2021, ossia non prima della fine del piano di concordato. Il Pd livornese attacca Nogarin: “Solo uno spot del M5s per distogliere l’attenzione dai grandi problemi della giunta di Roma. E’ lo stesso piano di concordato a prevedere che l’impianto resti attivo almeno fino al 2021″, cioè dopo che sarà scaduta la consiliatura. A fine 2015 Nogarin dichiarò di voler spegnere l’impianto “pochi giorni prima della fine del mandato“. A metà 2016 fu però lo stesso cda a frenare: “A partire dal 2018 inizieremo a valutare progettualmente come arrivare alla chiusura del termovalorizzatore: in questo piano di 5 anni non è possibile, per una questione economica“.
“Stiamo risanando l’azienda”
L’intenzione della giunta – scrive Nogarin – è quella di arrivare allo “spegnimento“, “lo smantellamento” e “la bonifica dell’area”. Tutto ciò viene dichiarato possibile grazie al “risanamento che stiamo portando avanti in Aamps” e al concordato preventivo intrapreso. “Il costo del servizio nel 2017-2021 – afferma – passerà da 35 milioni di euro a 27 milioni: la ricaduta di questo abbassamento del costo potrà voler dire per i cittadini un abbassamento della tariffa dei rifiuti“. Tutto ciò potrà permettere all’azienda di “iniziare un percorso di politiche sostenibili“. L’accantonamento delle risorse è iniziato: “Già oggi abbiamo accantonato 650mila euro”.
Tempi e costi
Ma quando sarà davvero possibile veder spento l’inceneritore? A rispondere al FattoQuotidiano.it è l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti: “Stiamo lavorando per centrare l’obiettivo nel 2021. Se il concordato si chiude prima, i tempi potrebbero essere anticipati”. Lemmetti chiarisce: “Fino a che il piano di concordato resterà in esecuzione l’inceneritore dovrà però restare attivo“. L’amministrazione sta lavorando su due binari paralleli: accantonamento di risorse per rendere possibile l’operazione e studio di politiche ambientali nuove per ridurre sensibilmente il conferimento di rifiuti indifferenziati. “Per lo spegnimento e lo smantellamento dell’impianto e per la bonifica dell’area – prosegue Lemmetti – serviranno complessivamente intorno ai 10 milioni di euro. L’obiettivo è riuscire a mettere da parte queste risorse entro il 2021”. L’assessore aggiunge: “Il fondo di accantonamento per il 2017 è pari a 656mila euro. Nel 2018 sarà di 1,7 milioni mentre nel 2019 di 1,4 milioni”. Anche il presidente del cda Federico Castelnuovo conferma al FQ.it: “Nel 2017 iniziamo a prevedere accantonamenti per smantellare l’impianto”.
“Solo uno spot per coprire i problemi della Raggi”
Il Pd labronico non crede affatto alle parole di Nogarin. “L’impianto – sottolinea il segretario del Pd livornese Federico Bellandi – dovrà rimanere in funzione almeno per tutta la durata di esecuzione del piano di concordato, ossia fino almeno al 2021″. Il leader dem ironizza: “Nogarin fa una dichiarazione futuristica: il suo mandato scadrà nel 2019, non è affatto detto che egli venga rieletto”. Bellandi va all’attacco: “Quello di Nogarin e di Beppe Grillo è solo uno spot per coprire i problemi della giunta Raggi a Roma. E’ un’operazione di distrazione di massa”.
Ambiente & Veleni
Livorno, Nogarin: “L’inceneritore chiude”. Ma non sarà possibile prima del 2021
Il sindaco la chiama "Operazione Pratino": "Grazie al risanamento che stiamo portando avanti nell'azienda Aamps e al concordato arriveremo allo spegnimento, ma anche a un abbassamento della tariffa dei rifiuti". Ma l'assessore al Bilancio Lemmetti spiega: "Finché c'è il piano di concordato, l'inceneritore dovrà restare attivo"
Il sindaco Filippo Nogarin annuncia dal blog di Beppe Grillo che “a Livorno l’inceneritore chiude” e che l’impianto dell’azienda di rifiuti Aamps che nei giorni scorsi ha incassato l’ok al concordato da parte dell’adunanza dei creditori verrà smantellato. “Operazione Pratino” la chiama Nogarin, perché al posto dell’inceneritore vorrebbe realizzare “un pratino all’inglese”, o meglio, “un pratino5stelle”. I tempi? Lo spegnimento non sarà possibile prima del 2021, ossia non prima della fine del piano di concordato. Il Pd livornese attacca Nogarin: “Solo uno spot del M5s per distogliere l’attenzione dai grandi problemi della giunta di Roma. E’ lo stesso piano di concordato a prevedere che l’impianto resti attivo almeno fino al 2021″, cioè dopo che sarà scaduta la consiliatura. A fine 2015 Nogarin dichiarò di voler spegnere l’impianto “pochi giorni prima della fine del mandato“. A metà 2016 fu però lo stesso cda a frenare: “A partire dal 2018 inizieremo a valutare progettualmente come arrivare alla chiusura del termovalorizzatore: in questo piano di 5 anni non è possibile, per una questione economica“.
“Stiamo risanando l’azienda”
L’intenzione della giunta – scrive Nogarin – è quella di arrivare allo “spegnimento“, “lo smantellamento” e “la bonifica dell’area”. Tutto ciò viene dichiarato possibile grazie al “risanamento che stiamo portando avanti in Aamps” e al concordato preventivo intrapreso. “Il costo del servizio nel 2017-2021 – afferma – passerà da 35 milioni di euro a 27 milioni: la ricaduta di questo abbassamento del costo potrà voler dire per i cittadini un abbassamento della tariffa dei rifiuti“. Tutto ciò potrà permettere all’azienda di “iniziare un percorso di politiche sostenibili“. L’accantonamento delle risorse è iniziato: “Già oggi abbiamo accantonato 650mila euro”.
Tempi e costi
Ma quando sarà davvero possibile veder spento l’inceneritore? A rispondere al FattoQuotidiano.it è l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti: “Stiamo lavorando per centrare l’obiettivo nel 2021. Se il concordato si chiude prima, i tempi potrebbero essere anticipati”. Lemmetti chiarisce: “Fino a che il piano di concordato resterà in esecuzione l’inceneritore dovrà però restare attivo“. L’amministrazione sta lavorando su due binari paralleli: accantonamento di risorse per rendere possibile l’operazione e studio di politiche ambientali nuove per ridurre sensibilmente il conferimento di rifiuti indifferenziati. “Per lo spegnimento e lo smantellamento dell’impianto e per la bonifica dell’area – prosegue Lemmetti – serviranno complessivamente intorno ai 10 milioni di euro. L’obiettivo è riuscire a mettere da parte queste risorse entro il 2021”. L’assessore aggiunge: “Il fondo di accantonamento per il 2017 è pari a 656mila euro. Nel 2018 sarà di 1,7 milioni mentre nel 2019 di 1,4 milioni”. Anche il presidente del cda Federico Castelnuovo conferma al FQ.it: “Nel 2017 iniziamo a prevedere accantonamenti per smantellare l’impianto”.
“Solo uno spot per coprire i problemi della Raggi”
Il Pd labronico non crede affatto alle parole di Nogarin. “L’impianto – sottolinea il segretario del Pd livornese Federico Bellandi – dovrà rimanere in funzione almeno per tutta la durata di esecuzione del piano di concordato, ossia fino almeno al 2021″. Il leader dem ironizza: “Nogarin fa una dichiarazione futuristica: il suo mandato scadrà nel 2019, non è affatto detto che egli venga rieletto”. Bellandi va all’attacco: “Quello di Nogarin e di Beppe Grillo è solo uno spot per coprire i problemi della giunta Raggi a Roma. E’ un’operazione di distrazione di massa”.
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Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Disagi in vista oggi in Lombardia per chi si sposta in treno. Dalle 3 di mercoledì 5 febbraio 2025 alle 2 di giovedì 6 il sindacato Orsa ha proclamato una giornata di sciopero che potrà generare ripercussioni al servizio Regionale, Suburbano, Aeroportuale e la Lunga Percorrenza di Trenord. Viaggeranno i treni con partenza prevista dopo le 6 e dopo le 18, con arrivo previsto entro le 9 ed entro le 21.
Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1. Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio.
Disagi in vista anche per chi viaggia in aereo con lo sciopero del personale delle aziende di handling associate a Assohandlers indetto dalla Flai Trasporti e Servizi.
Cagliari, 04 feb. - (Adnkronos) - È morto il principe Karim Aga Khan, fu lui il 14 marzo del 1962 a fondare il Consorzio Costa Smeralda e portare al centro del mondo un angolo di Sardegna. "Non abbiamo parole. Solo una: grazie", è il commento ufficiale del Consorzio. L'annuncio ufficiale della scomparsa arriva dall'Aga Khan Development Network. "Sua Altezza il principe Karim Al-Hussaini, Aga Khan IV, 49° Imam ereditario dei musulmani sciiti ismailiti e diretto discendente del profeta Maometto (pace sia con lui), è deceduto pacificamente a Lisbona il 4 febbraio 2025, all'età di 88 anni, circondato dalla sua famiglia". A breve è previsto l'annuncio del suo successore.
"I leader e lo staff dell'Aga Khan Development Network porgono le nostre condoglianze alla famiglia di Sua Altezza e alla comunità ismailita di tutto il mondo - si legge in una nota -. Mentre onoriamo l'eredità del nostro fondatore, il principe Karim Aga Khan, continuiamo a lavorare con i nostri partner per migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità in tutto il mondo, come lui desiderava, indipendentemente dalle loro appartenenze religiose o origini".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - "La presidente del Consiglio riferisca in Parlamento sulla vicenda Almasri. Prima lo farà, prima potrà occuparsi dei gravi problemi del Paese e tentare qualche soluzione alla crisi industriale, al Pil che ristagna, alla sanità ormai alla deriva. Perda meno tempo nella comunicazione social e ne trovi per cose più gravi e urgenti. Chi la segue nei suoi video e poi legge la bolletta della luce e del gas comincia a chiedersi come mai tanta distanza fra la realtà e la rappresentazione che ne dà Meloni. Sulla vicenda Almasri ci metta la faccia, ma in Parlamento e non su X o Instagram. Solo così potrà chiudere una vicenda gestita male e conclusa peggio". Lo dice Daniela Ruffino di Azione.
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Fdi e Lega all'attacco del Pd sull'inchiesta campana sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che vede coinvolto il tesoriere regionale dem, Nicola Salvati, già sospeso ieri dal partito. "Siamo sconcertati da queste notizie che coinvolgono i 'buoni e generosi' del Pd. Se le accuse fossero confermate sarebbe gravissimo", attacca direttamente Matteo Salvini via social. Anche la premier Giorgia Meloni dedica un post alla vicenda sottolineando come l'inchiesta campana confermi "ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli". La premier garantisce: "Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità".
Non tarda la replica dei dem che, dopo aver sospeso ieri Salvati, oggi hanno incaricato il tesoriere nazionale del Pd, Michele Fina, di assumere la gestione della tesoreria regionale. "Quanto al merito della vicenda, oltre ad averlo rimosso dall'incarico di tesoriere, dopo un secondo lo abbiamo immediatamente sospeso in via cautelare dall'anagrafe degli iscritti del Pd -sottolinea lo stesso Fina-. E' giusto il caso di osservare che una ministra della Repubblica, rinviata a giudizio per falso in bilancio e sotto indagine per truffa ai danni dello Stato, siede ancora tranquillamente al suo posto. Prego di notare le differenze".
Nella vicenda intervengono anche i 5 Stelle. Il capogruppo Riccardo Ricciardi va giù duro: "Per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza. Ci auguriamo che chi vuole sottoscrivere un accordo con i 5 stelle faccia una pulizia totale in casa propria". Una 'pulizia' che in Campania la stessa Elly Schlein ha come obiettivo. Giuseppe Conte ricorda come "l'etica pubblica è fondamentale" per i 5 Stelle ma è su Meloni che il leader M5S batte, anche su questa vicenda. E a stretto giro ribatte via social al post della premier. "Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post per denunciare che l’'immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità'? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti e oggi te ne esci con un post così? Ma davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti a eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali? Per farti tornare alla realtà ti allego due immagini: in una il criminale Almasri che scende dal volo di Stato, nell'altra una notizia di qualche mese fa dai comuni d'Italia".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni continua a fuggire dal parlamento preferendo parlare continuamente sui social, quasi fosse una influencer e non la Presidente del Consiglio. Manda i due ministri, Nordio e Piantedosi, che avevano fatto saltare la precedente informativa con una motivazione menzognera: siccome c'era il segreto istruttorio e per rispetto delle indagini, non avrebbero potuto partecipare. Mentivano sapendo di mentire". Così Angelo Bonelli, parlamentare di AVS e portavoce di Europa Verde.
"Perché la Legge Costituzionale n°1 del 16 gennaio 1989, all'articolo 6, stabilisce in modo inequivocabile che il procuratore invia la denuncia al tribunale dei ministri senza svolgere alcuna indagine. È quindi evidente che gli interessati sapevano che non ci sono indagini e che non c'è alcun segreto istruttorio da rispettare. Infatti, domani i ministri Piantedosi e Nordio si presentano a Montecitorio per l'informativa. Si presentano per non far venire la premier Meloni: colei che ha accusato l'opposizione, in particolar modo Alleanza Verdi e Sinistra, di essere amici dei trafficanti di esseri umani".
"Ora l'Italia e l'opinione pubblica internazionale hanno la prova che lei è amica e complice dei trafficanti di esseri umani. Giorgia Meloni venga in Aula a spiegare perché! È ora di farla finita con il complottismo e il vittimismo da propaganda di Giorgia Meloni, che sparge sui social e nelle trasmissioni televisive amiche", conclude Bonelli.
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo Terminal Donato Bramante che, ci auguriamo, sarà pronto entro la seconda parte del 2025. Sarà una struttura completamente green che migliorerà l’esperienza dei crocieristi che vengono qui a Civitavecchia. Abbiamo inoltre completato l’impianto fotovoltaico del Terminal Vespucci, che quindi sarà interamente alimentato da energia rinnovabile. Stiamo lavorando sul rinnovamento del design del Terminal 10 per poi trasferirlo al 18 e che sarà dedicato alle navi boutique, a conferma della vocazione di Civitavecchia come hub europeo principale per questo genere di imbarcazioni". Ad affermarlo è John Portelli, Direttore Generale della Roma Cruise Terminal (Rct) alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – illustrando i molteplici interventi infrastrutturali che stanno rendendo il porto di Civitavecchia sempre più funzionale ed ecosostenibile.
"Ma ci sono altri progetti importanti che vedono il ripensamento di tutta l’area portuale di Civitavecchia – continua Portelli -, i nuovi varchi che saranno inaugurati nel 2025, il ponte che collegherà questa parte del porto con le banchine delle crociere. E poi, le nuove bitte di 300 tonnellate che sono piuttosto rare nei porti italiani e che sono fondamentali per dare flessibilità agli ormeggi, specialmente per le grandi navi che si fermano nel porto di Civitavecchia".
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Dopo aver superato la soglia dei 3 milioni di turisti in transito nel porto di Civitavecchia, l’anno scorso, traguardo mai raggiunto da nessun porto in Italia, oggi celebriamo il risultato di 3.459.000, un risultato importantissimo e straordinario, non solo su base nazionale, ma europeo e mondiale, visto che siamo secondi – e, ormai, di poco – solo a Barcellona, e contiamo di superarla in un paio d’anni, posizionandoci ormai tra i primi sei porti crocieristici al mondo". Ad affermarlo è Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – per illustrare i dati delle crociere del 2024 e le prospettive di sviluppo del traffico crocieristico.
"Un altro dato importante – continua Musolino – riguarda anche l’effetto che le crociere turnaround, cioè che partono e arrivano a Civitavecchia hanno prodotto sui servizi di ricettività della città. Il 79% degli operatori di bed and breakfast o di alberghi dichiara che senza le crociere il loro lavoro sarebbe fortemente penalizzato. Parliamo di ristoranti, parcheggi fuori dal porto un’industria che produce tanto lavoro in molti settori”. Un indotto che non favorisce solo Civitavecchia, ma di cui beneficia, ovviamente, oltre alla città di Roma, meta di riferimento per i turisti delle crociere, anche tutto il territorio laziale. “In questi anni, siamo riusciti a mandare oltre 20.000 persone in località come Viterbo e Bomarzo", conclude il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale.