Michele Bravi. Faccio i cortei per ben altro, ma il ragazzo ha qualità. Tra i migliori cinque (forse anche primi tre) di questa edizione musicalmente obbrobriosa. Voto 6+
Gigi D’Alessio. Bistrattato per partito preso, tecnicamente è preparato come pochi e la canzone presentata quest’anno è meno scontata di altre. In più, al Dopofestival, è stato uno dei pochi a mettersi in tasca la Gialappa’s (cosa mai facile). Non è decisamente la mia tazza di tè, ma nella mestizia generale non è certo lui quello che genera indignazione. Voto 6-