1989 – Francesco Salvi – Esatto!
Inutile girarci attorno. Francesco Salvi ha sbancato il Festival di Sanremo 1989 con Esatto!. Impermeabile giallo addosso, un paio di mossette col bacino al momento del ritornello, quattro ballerini con teste di animale dietro di lui a saltellare come ossessi, e il celebre attacco “con tutto quello che si sente in giro proviamo a far cantare gli animali veri”, il comico di Luino a 36 anni è diventato presto il vero sobillatore del tran tran sanremese (arrivò settimo e scusate se è poco con quasi un milione di voti a ridosso di Jovanotti) che quell’anno offrì le strofe strappalacrime di Ti lascerò della coppia Oxa-Leali. Salvi tenterà nuovamente l’avventura al festival con A nel 1990 quando urlerà versi epocali come “avete sentito che orchestra, sentirete che pezzo” o “canto la canzone più bella del mondo che ha una nota sola che fa A”, anticipando la Canzone Mononota di Elio e soci. E ancora nel ’93 con il saltellante Dammi un bacio, quando critica apertamente l’inutile serietà dei finti anticonformisti che partecipano al festival riconducendo tutti ad uno stordente ritornello che lascia senza fiato. Ed ogni volta è un ciclone ingestibile per i conduttori e una scheggia impazzita nel panorama della musica leggera italiana. La t-shirt di Esatto è stata indossata con fierezza da migliaia di italiani per anni ben di più di quella del Che.