1963 – La ballata del pedone – Ennio Sangiusto
Il primo vero alieno a Sanremo arriva nel 1963, l’anno delle canzoni che non ricorderà nessuno (Uno per tutte di Tony Renis vinse, per dire). Parliamo di Ennio Sangiusto, un ballerino triestino che nel ’63 aveva 26 anni. In coppia con il Quartetto Radar (copia seconda del Quartetto Cetra) attinge ad un repertorio surreale sia in chiave di testo che di arrangiamento musicale leggerissimo con la storia di un pedone che non riesce ad attraversare la strada bloccata dal perenne traffico. E lì sulla rotatoria maledetta il pedone ci dorme e ci vive per mesi fino al 13 agosto quando muore, due giorni prima Ferragosto quando il traffico diminuisce e sarebbe potuto passare. L’interpretazione di Sangiusto pone le basi della successiva di Lelio Luttazzi con la swingata El can de Trieste.