Hanno documentato di avere effettuato 50 assistenze domiciliari in realtà mai eseguite, per ottenere compensi aggiuntivi a quelli ordinari. Scoperti anche grazie alle testimonianze dei familiari dei malati
Hanno documentato di avere effettuato 50 visite a domicilio in realtà mai eseguite, per ottenere compensi aggiuntivi a quelli ordinari. Due medici, un 54enne di Corte Franca e un 52enne di Iseo, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Pisogne nel corso di un controllo sulla spesa sanitaria in uno studio medico associato attivo nel Sebino, in provincia di Brescia. I due falsificavano i documenti relativi alle visite a domicilio dei loro assistiti per percepire indennità maggiori a quelle dovute.
Le condotte dei due medici sono state scoperte grazie anche alle molteplici testimonianze rese dai familiari dei malati. Tra il gennaio del 2014 e il settembre del 2015, hanno documentato falsamente all’Agenzia di tutela salute della Regione Lombardia di avere effettuato 50 visite, allo scopo di ottenere i compensi aggiuntivi che spettano ai medici che prestano assistenza sanitaria sul territorio nazionale verso assistiti non trasportabili: è la cosiddetta “assistenza domiciliare programmata”. Visite che però sono state smentite dagli stessi malati. I due professionisti sono stati denunciati per indebite percezioni di erogazioni a danno dello Stato.