“Festival di Sanremo? Sono rimasto amareggiato e stupito dall’accanimento di Maurizio Crozza: per quattro serate, pagato come ha detto lui, ha proposto sempre la stessa cosa, ai limiti dello stalker. Ogni sera parlava di Renzi e Gentiloni e ha fatto pure la parodia del presidente della Repubblica“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Mix24 (Radio24) dal deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai. “In questo Festival” – continua – “la De Filippi, ad esempio, si è messa in discussione con un nuovo modo di vestire e di presentarsi. Il problema invece si ha quando utilizzi questa grande vetrina per fini personali e addirittura senza presentare nulla di nuovo. Crozza è arrivato a dire con Renzi in tre anni non è stato fatto niente. E invece Renzi ha fatto forse troppo”. Anzaldi, che già ieri su Facebook ha denunciato l’eccessiva somiglianza tra la scenografia di Sanremo e quella di X-Factor (“Non si tratta di plagio e neanche di mancanza di innovazione, ma di ridotta, anzi ridottissima passione, in un contesto milionario”), si pronuncia con toni durissimi sui compensi dell’ultima stagione Rai, difendendo il governo Renzi: “Abbiamo introdotto il tetto per i ministri e i politici, si dice che lo deve applicare anche la Rai, ma si fa finta di niente. E chi ha pubblicato i super compensi si è beccato pure la denuncia. L’andare avanti dei maxi stipendi non ha senso. Il governo e la commissione di Vigilanza hanno sempre detto che doveva finire, ma invece continua in peggio”. E aggiunge: “Alla Rai un giorno sei giornalista, un giorno sei artista: perché queste distinzioni? Non si capisce perché il direttore del Tg1 o del Tg2, che fa 11 edizioni al giorno con il controllo dell’Osservatorio di Pavia, dell’Agcom, della Vigilanza, guadagni di meno e altri guadagnino di più. Che cosa c’è di servizio pubblico in questa Rai? Perché Renzi per dire qualcosa deve andare a La7, come abbiamo visto con il messaggio a Floris? Perché Minoli sta a La7? C’è una marea di persone strapagate ferme“