Nessuna sfilata di Gucci sull’Acropoli di Atene, nonostante la nota casa di moda abbia offerto in cambio un sostanzioso contributo per il restauro di uno dei monumenti più famosi al mondo e per pagare i diritti video. Il no definitivo è stato deciso nei giorni scorsi dal Consiglio archeologico centrale (Kas), che ha respinto la richiesta dell’azienda di poter organizzare a giugno un evento con 300 ospiti nel sito archeologico che sovrasta la capitale. “Il carattere culturale unico dei monumenti dell’Acropoli non si accorda con questo tipo di evento”, è la risposta che si legge nel comunicato diffuso dal Kas, che ha anche ricordato come il sito sia patrimonio mondiale dell’Unesco.
Seconco i siti di informazione greci, il brand che fa capo al gruppo francese Kering sarebbe stato pronto a offrire 2 milioni di euro per restaurare l’Acropoli, più altri 50 milioni per i diritti televisivi e 30 milioni per la pubblicità. Gucci, in una nota, ha smentito di aver parlato di soldi, confermando però “di aver avuto un incontro con l’autorità ellenica per esplorare la possibilità di un progetto di collaborazione culturale a lungo termine”. In ogni caso la Kas ha deciso di non cedere alla tentazione, con l’appoggio del ministro della Cultura Lydia Koniordou, che ha spiegato: “È un monumento importante e un simbolo che i greci devono proteggere”.
La scelta di rifiutare i soldi di Gucci stupisce, visto lo stato di salute delle casse elleniche e il fatto che il governo di Alexis Tsipras è in questi giorni alle prese con la seconda revisione delle misure di aggiustamento dei conti imposte dai creditori internazionali nell’ambito del terzo piano di salvataggio. I rapporti con la ex troika sono di nuovo molto tesi. Solo martedì il commissario europeo Valdis Dombrovskis ha messo in chiaro che le autorità elleniche “devono lavorare sodo per attuare le misure previste” e che il programma “dev’essere rafforzato soprattutto per quanto riguarda privatizzazioni ed energia“, mentre il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha spiegato che la revisione non sarà finita in tempo per la prossima riunione dei ministri delle Finanze dell’Eurozona in calendario per il 20 febbraio a Bruxelles. Si allontana, dunque, lo sblocco di una nuova tranche di aiuti.
Stando a quanto riferisce il sito del quotidiano ekathimerini, Gucci voleva organizzare una sfilata di 15 minuti su una pedana fra il Partenone e l’Eretteo. Ma “concedere l’uso dell’Acropoli sarebbe stata un’umiliazione“, si legge in un editoriale pubblicato dallo stesso quotidiano. Nonostante la necessità di ridurre il debito pubblico e la crisi economica, le autorità greche si dimostrano quindi decise a non “vendere” la propria storia e cultura.