Nove mesi di attesa in più per l'avvio della sperimentazione, che riguarderà solo i pagamenti effettuati con il bancomat. Chi salda in contanti dovrà invece aspettare il 2018 per partecipare alla riffa. Ancora da scrivere il decreto attuativo
La necessità di recuperare risorse per la manovra correttiva ormai alle porte avrebbe consigliato, in teoria, di accelerare i tempi. Invece la lotteria degli scontrini, meccanismo previsto dalla legge di Bilancio per il 2017 con l’obiettivo di ridurre l’evasione Iva, partirà con nove mesi di ritardo rispetto al previsto. Un emendamento al decreto Milleproroghe approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato stabilisce che la riffa sia sperimentata, solo per i pagamenti effettuati con bancomat, a partire dal primo novembre di quest’anno anziché dall’1 marzo come previsto dalla manovra. Per i pagamenti in contanti non cambia nulla: la lotteria partirà il primo gennaio 2018.
Restano comunque da scrivere le norme attuative. Quel che si sa finora è che potranno partecipare solo le persone fisiche (escluse le partite Iva) che comprano un bene o un servizio da esercenti che hanno scelto la trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate e che chi usa la carta e non il contante avrà il 20% di probabilità in più di vincere. Il cliente nel momento dell’acquisto dovrà dare il proprio codice fiscale al negoziante, che a sua volta girerà i dati alle Entrate in vista dell’estrazione dei vincitori.
Nel resto d’Europa la lotteria fiscale è stata adottata con alterni risultati da Malta, Slovacchia e Portogallo, dove inizialmente il premio era costituito da auto di lusso poi sostituite da compensi in denaro.