La polizia ha eseguito un'ordinanza di misura cautelare per lesioni aggravate, violazione di domicilio, interruzione di pubblico servizio e minacce a Pubblico ufficiale. Il dottore aveva rifiutato di fornire i dati di una paziente coinvolta in un incidente stradale con l'auto della moglie di Mauro Cappadonna, agli arresti domiciliari per l'aggressione
Sette arresti a Catania per l’aggressione di un medico al pronto soccorso avvenuta il 1° gennaio scorso. La polizia ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 7 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati contestati dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto Martina Bonfiglio di lesioni aggravate, violazione di domicilio, interruzione di pubblico servizio e minacce a Pubblico ufficiale, per il raid punitivo nei confronti del medico, che aveva rifiutato di fornire i dati di una paziente coinvolta in un incidente stradale con l’auto della moglie di Mauro Cappadonna, agli arresti domiciliari per la vicenda. L’uomo, 58 anni, è a processo davanti al tribunale monocratico.
Lo stesso provvedimento restrittivo è stato eseguito oggi nei confronti di altri sei presunti partecipanti all’aggressione avvenuta nell’ospedale Vittorio Emanuele. Sono Salvatore Di Maggio (42 anni), Federico Egitto (20enne), Santo Antonino Lorenzo Guzzardi (25 anni), Giuseppe Tomaselli (32enne), Luciano Tudisco (24 anni) ed Angelo Vitale (ventenne). Il gip Sebastiano Di Giacomo Barbagallo ha rigettato una analoga richiesta di misura cautelare per due metronotte che erano quel giorno in servizio. Le indagini, condotte dalla squadra mobile della questura locale, si sono avvalse della testimonianza di decine di persone, compreso il medico vittima dell’aggressione, e della visione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza dell’ospedale.