Ospiti della redazione del Fatto Quotidiano.it, i comici Ficarra e Picone hanno ricordato il periodo in cui lavoravano a Zelig. “Quando facevano Zelig – hanno raccontato – abbiamo fatto un paio di battute contro la Lega nord, all’epoca ancora non avevano le felpe. Era ancora la Lega che voleva c il muro con il sud, non avevano ancora le felpe con scritto Sciacca. Poi hanno capito che votavamo anche noi. Quando voteranno anche gli immigrati regolarizzati li vedremo con le felpe con scritto Sri Lanka“. All’epoca tra bersagli del duo finì anche l’allora ministro del Carroccio Roberto Castelli. “Dopo quella battuta abbiamo ricevuto molti insulti, anche delle minacce. Per questo quando andavamo a fare gli spettacoli al nord, avevamo la scorta”.