Due nuovi casi di meningite batterica nel capoluogo lombarda. La donna è morta la notte scorsa all'ospedale San Raffaele (nella foto). La piccola da mercoledì è ricoverata all'ospedale Buzzi. Lo ha comunicato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera: "Non abbiamo ancora notizia del ceppo di meningococco che ha causato la morte"
Due nuovi casi di meningite batterica a Milano. Una donna di 49 anni è morta la notte scorsa all’ospedale San Raffaele di Milano, mentre una bambina di 7 mesi è ricoverata da mercoledì all’ospedale Buzzi. La piccola è figlia di una famiglia rumena, non è iscritta al Servizio sanitario regionale e non è mai stata vaccinata. A comunicarlo è stato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Sempre a Milano per via della meningite sono morte due studentesse dell’Università statale: la prima a luglio, la seconda a dicembre. Entrambe contagiate da un batterio del ceppo di meningococco di tipo C.
La donna, residente a Truccazzano, è morta nella notte tra mercoledì e giovedì “per sepsi meningococcica”, come si legge nella nota pubblicata da Gallera. Era stata ricoverata al San Raffaele il 14 febbraio già in gravi condizioni. “Non abbiamo ancora notizia del ceppo di meningococco che ne ha causato la morte, gli esami sono ancora in corso”, ha spiegato l’assessore. “La donna – ha aggiunto – lavorava presso un’ azienda della provincia di Monza e Brianza, pertanto il personale del Servizio di Igiene Pubblica di Ats Città Metropolitana di Milano sta mettendo in atto tutti gli interventi di profilassi necessari in stretta collaborazione con Ats Brianza”. E infatti “la profilassi antibiotica è già stata attivata nei confronti dei famigliari e dei contatti stretti”.
È di mercoledì invece il ricovero di una bambina di 7 mesi in un altro ospedale milanese, il Buzzi. Anche per lei, informa Gallera, “è stata confermata una infezione meningococcica”. “Le sue condizioni cliniche sono attualmente ancora critiche“, aggiunge l’assessore, specificando come anche in questo caso si stai eseguendo la profilassi di famigliari e parenti”. La bambina “non è iscritta al Ssr, non ha un pediatra di libera scelta e non ha fatto nessuna vaccinazione”. “Si tratta di una famiglia romena – ha concluso Gallera – che vive in un appartamento, nella quale non sono emerse evidenti situazioni di trascuratezza, ma di fragilità sociale”.
In ogni caso, la piccola non avrebbe potuto essere vaccinata per la meningite. Infatti il nuovo Piano vaccinale prevede il vaccino gratuito anti-meningococco B già a 3 mesi, ma è stato introdotto il 13 gennaio scorso. In quel momento la bambina aveva già più di 5 mesi. Il vaccino gratuito per il meningococco di tipo C è da sempre previsto invece al compimento dell’anno di età, come si legge nella scheda informativa della Regione Lombardia.