Dal rinnovato patto Renzi-Franceschini all'ampia squadra dei mediatori: dai Giovani Turchi di Orlando alla mini-corrente di Martina fino a Cuperlo e agli ex civatiani. Mentre l'accelerazione di Renzi ha unito improvvisamente gli "scissionisti", tra i quali però c'è solo una corrente rappresentata all'appuntamento di domenica, quella dei bersaniani. Rossi e Emiliano sono quasi "senza soldati". E infine - come sempre nel retropalco - D'Alema
Chi sta con Renzi? Chi è suo avversario? Quali sono i rapporti di forza? Cosa vuole chi parla di scissione? Su che posizione resta chi ha la guida del partito e cosa propongono i mediatori per un evento – la scissione – che viene definito alternativamente “disastro”, “dramma”, “tragedia”, “ferita” o “incubo”, come ha detto da ultimo il più vigoroso sostenitore della nascita del Partito Democratico, cioè Walter Veltroni? Ecco la mappa del Pd in una situazione che cambia giorno dopo giorno, e che porterà l’assemblea di domenica prossima e, il giorno prima, alla “Controassemblea” di Rossi, Emiliano e Speranza. L’obiettivo dei renziani – sostenuti dalla corrente di Franceschini – è fare le primarie già il 9 aprile e quindi dedicare marzo ai congressi dei circoli. Una vera corsa contro il tempo. All’assemblea parteciperanno in mille più i cento in rappresentanza dei parlamentari del Partito democratico. Per avviare l’assemblea bastano circa 500 delegati.