Le risorse pubbliche di Castellammare di Stabia furono depredate di centinaia di migliaia di euro per un’inutile consulenza all’amico e testimone di nozze del sindaco Pdl Luigi Bobbio. Da ieri quella che era una ipotesi dell’accusa ha il timbro di una sentenza di primo grado del Tribunale di Torre Annunziata. Bobbio, che nel frattempo è tornato in magistratura ed è giudice del lavoro a Nocera Inferiore, è stato condannato a un anno e otto mesi per abuso d’ufficio.
A Francesco De Vita, l’avvocato ingaggiato nel 2010 per ricoprire l’incarico di ‘coordinatore della cabina di regia’ e curare “le problematiche connesse alla città di Castellammare”, retribuito con 160mila euro annui, è andata peggio: 4 anni e mezzo per abuso d’ufficio e peculato. Due anni e sei mesi all’ex dirigente comunale Vincenzo Battinelli, imputato di concorso in peculato: approvò le procedure di liquidazione delle spese del consulente. Bobbio ha annunciato appello.
La storia fu raccontata quattro anni fa su ilfattoquotidiano.it, nei giorni dell’arresto di De Vita. Una storia di malversazioni e sperperi: un incarico, quello di De Vita, che il Gip Emma Aufieri ritenne “fittizio” e che il pm Maria Benincasa, all’esito delle indagini condotte dalla Finanza, ha bollato come “fantasma, inutile, che non produsse delibere: un mero pretesto legale per mascherare come compensi vere e proprie distrazioni di denaro dalle casse comunali”.
Oltre al sontuoso stipendio, De Vita riuscì a farsi rimborsare 30mila euro a piè di lista per pranzi, cene e pernottamenti in lussuosi alberghi e ristoranti, spesso durante i weekend o in date difficilmente compatibili con un impegno di lavoro. L’ex pm antimafia Bobbio e l’avvocato De Vita erano legati da saldi rapporti di amicizia. L’avvocato fu mandatario elettorale del magistrato, e poi fu il testimone delle seconde nozze.
Nella legislatura 2001-2006 Bobbio fu senatore del centrodestra di Berlusconi e si rese famoso per un emendamento ad hoc che impedì a Giancarlo Caselli di assumere la guida della Direzione Nazionale Antimafia. Nel 2010 Bobbio vinse a sorpresa a Castellammare di Stabia, una roccaforte della sinistra ex comunista. Fu sfiduciato pochi anni dopo da una congiura di palazzo al termine di una consiliatura attraversata dalle inchieste sugli sprechi del Comune e delle società partecipate.