"L'assistenza domiciliare arriverà, ma solo se mi date una mano a restare" ha promesso il politico a due fratelli tetraplegici di Palermo che erano andati da lui per chiedere prestazioni di cui hanno bisogno. Gianluca Miccichè, responsabile dell'assessorato al Lavoro e alle Politiche sociali, ha deciso di lasciare l'incarico dopo video girato a sua insaputa andato in onda il 19 febbraio
Un secondo video delle Iene andato in onda il 19 febbraio ha inchiodato l’assessore al Lavoro e alle Politiche sociali della Regione Sicilia Gianluca Miccichè, provocando le sue “dimissioni irrevocabili“. “La vicenda dei fratelli Pellegrino (due tetraplegici residenti a Palermo, ndr), che mi ha profondamente addolorato e turbato, ha assunto una dimensione mediatica che va al di là dei fatti e che consegna un’immagine deformata della mia persona e del mio impegno politico. La situazione che si è determinata non mi consente di continuare con serenità il mio lavoro, per questa ragione e per tutelare la dignità delle istituzioni ho rassegnato le mie dimissioni al presidente della Regione”. Così in una nota le dimissioni del politico siciliano, finito nell’occhio del ciclone dopo due servizi di Cristiano Pasca sui fratelli disabili mandati in onda dalle Iene. Rosario Crocetta ha accolto le dimissioni di Miccichè. “Ho già avviato – aggiunge – l’interlocuzione con i Centristi per l’Europa per trovare insieme una rapida soluzione, confermando la solidità del rapporto con questa area politica. Sin da oggi ho assunto l’interim per evitare la vacatio amministrativa”.
La storia ha inizio il 15 febbraio quando un servizio delle Iene mostra come l’assessore non si fosse presentato all’appuntamento fissato con Alessio e Gianluca, anche se aveva confermato l’impegno ad alcuni suoi colleghi. Per otto ore i due fratelli di 24 e 34 anni, con disabilità grave rimangono ad aspettarlo con le loro carrozzine elettroniche nella sala d’attesa dell’assessorato regionale alla Famiglia. Sul posto, a documentare il tutto, anche le telecamere della trasmissione di Italia 1, secondo cui Miccichè sarebbe fuggito in auto per non farsi riprendere dopo aver evitato di incontrare i fratelli che erano lì per chiedere l’assistenza domiciliare 24 ore su 24 di cui hanno bisogno.
Dopo il primo servizio mostrato sul canale Mediaset, il politico siciliano è andato a casa dei fratelli (i quali intanto avevano avvisato il giornalista delle Iene che avrebbero fatto delle riprese nascoste) per motivare la sua assenza all’incontro, chiedendo “tra virgolette scusa, pur non essendo fisicamente là” il giorno della loro visita. “Nei prossimi mesi l’assistenza domiciliare” che aspettano da più di un anno “arriverà” sono le parole del politico. Ad una condizione però: “Dovete darmi una mano a restare”, dice l’assessore rivolgendosi ai due fratelli. L’incontro è stato trasmesso il 19 febbraio nella puntata domenicale delle Iene. Dopo meno di ventiquattro ore Miccichè si è dimesso.
Contro l’ex assessore, chiedendone le dimissioni, si erano espresse nei giorni precedenti diverse associazioni e movimenti. “Non è più tollerabile l’assoluta mancanza del rispetto delle norme nazionali e internazionali che sanciscono e difendono i diritti umani delle persone con disabilità”, ha dichiarato Disability Pride Italia, federazione che aveva lanciato anche una petizione su change.org per destituire dal suo ruolo istituzionale Micciché. Un appello sostenuto anche da Parent Project Onlus, Movis Onlus, Insieme per L’Autismo Onlus, 20 Novembre 1989 Onlus, la Rete dei 65 movimenti e Scarlata Onlus.