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Strage di via dei Georgofili, Cassazione conferma l’ergastolo per boss Tagliavia

L'imputato è accusato di aver fornito l'esplosivo per l'attentato a Firenze del 27 maggio 1993 in cui rimasero uccise cinque persone. I feriti furono quaranta

Ergastolo confermato per il boss della mafia Francesco Tagliavia, accusato di aver fornito l’esplosivo per la strage in via dei Georgofili a Firenze, il 27 maggio 1993, uccidendo cinque persone e ferendone 40. Lo ha stabilito la II penale della Cassazione nell’ambito del processo bis al termine della riserva stabilita dopo la camera di consiglio un mese fa.

Il 20 gennaio, il sostituto pg, Mario Pinelli, aveva sollecitato la conferma della sentenza emessa dalla Corte d’appello di Firenze il 24 febbraio 2016 che aveva condannato nuovamente Tagliavia all’ergastolo e all’isolamento diurno di un anno. È la seconda volta che il processo approda in Cassazione, dal momento che la stessa Suprema Corte aveva annullato con rinvio la prima sentenza d’appello per una valutazione degli elementi di prova a sostegno delle dichiarazioni dei pentiti Gaspare Spatuzza e Pietro Romeo che accusavano Tagliavia.