''Volevamo procedere in modo amichevole, ma Unilever ha detto chiaramente che non era intenzionata a perseguire l’operazione", ha precisato la multinazionale statunitense. Il primo ministro britannico Theresa May aveva chiesto al suo staff di verificare se l’accordo potesse mettere a rischio l’economia del Paese
Il gruppo alimentare americano Kraft Heinz ha ritirato l’offerta da 143 miliardi di dollari per l’acquisizione della multinazionale anglo-olandese Unilever. In una nota, le società hanno dichiarato che “tengono l’un l’altra in grande considerazione”, e che Kraft Heinz ha il massimo “rispetto per la cultura, la strategia e la leadership di Unilever”. Quest’ultima aveva subito respinto l’offerta valutandola troppo bassa, ma, in linea con le leggi inglesi, aveva concesso tempo a Kraft fino al 17 marzo per presentare una nuova proposta o ritirarsi. ”Volevamo procedere in modo amichevole, ma Unilever ha detto chiaramente che non era intenzionata a perseguire l’operazione”, ha precisato poi Kraft. Dopo la notizia, lunedì mattina il titolo Unilever ha aperto in forte calo sulla borsa di Londra.
Dalle nozze sarebbe nato un gigante con in portafoglio alcuni dei marchi più popolari al mondo. Warren Buffett e Paulo Jorge Lemann, i due miliardari che sostengono Kraft, avrebbero deciso di ritirare l’offerta convinti che uno scontro prolungato per la conquista di Unilever avrebbe causato più danni che benefici. Non erano mancate peraltro reazioni politiche, con il primo ministro inglese, Theresa May, che aveva infatti chiesto al suo staff di rivedere l’accordo per verificare se potesse mettere a rischio l’economia britannica e se fosse necessario l’intervento del governo. Del resto Unilever era diventata una preda potenzialmente alla portata di Kraft proprio in seguito all’indebolimento della sterlina dopo la vittoria dei sì al referendum sulla Brexit, oltre che grazie al buon andamento dei suoi titoli innescato dall’elezione di Donald Trump.