Il plastico in sughero del 1861 delle rovine di Pompei al Museo Nazionale di Napoli. Il processo di digitalizzazione e di modellazione 3D, durato circa un anno, ha visto archeologi dell’IBAM e gli specialisti del Laboratorio di Archeologia Immersiva e Multimedia impegnati in un’accurata campagna di documentazione fotografica svolta sul campo. Tramite un carrello mobile appositamente costruito per effettuare le “strisciate fotografiche” sull’area del plastico e attraverso un’inedita metodologia di “macro-aerofotogrammetria”, gli specialisti del LAIM hanno potuto acquisire il dataset necessario alla fotomodellazione 3D dell’intero plastico, delle singole insulae e delle singole domus.