Nuovo anno nuove multe. Come l’aumento del pedaggio autostradale a gennaio è la certezza dell’automobilista italiano, le procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea lo sono per i contribuenti. Si tratta di conti salati, 500 milioni di euro per essere precisi, e davanti alla Corte di Giustizia Europea non c’è rimedio: o ci si adegua o si paga. L’Italia detiene il record di procedure di infrazione aperte dal 1955 al 2015 ed è finita ben 642 volte davanti alla Corte di Giustizia Europea staccando notevolmente il secondo paese, la Francia. Benché ci sia stata una sostanziale diminuzione negli ultimi anni, nel 2017 l’Ue ha deciso di aprire 5 nuovi contenziosi per mancato recepimento delle direttive europee portando la quota a 72, senza contare la probabile messa in mora per il debito pubblico superiore al 130%.

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