Proseguono le polemiche intorno al progetto finanziato da Starbucks. Salvini: "Nessuno se la deve prendere con le piante, non hanno colpa: i cretini sono gli 'esseri umani' che hanno deciso e permesso questo scempio"
Dopo le palme, arrivano 40 banani in Piazza Duomo. Gli operai sono al lavoro da questa mattina, nelle aiuole alle spalle del monumento equestre dedicato a Vittorio Emanuele II, per piantarli, in modo da completare il giardino progettato dalla multinazionale del caffè Starbucks. La società, che nel 2018 arriverà a Milano con il primo store, infatti ha vinto il bando del Comune per la realizzazione e la cura delle aiuole. Un progetto aspramente contestato da esponenti politici, in particolare di centrodestra, e da quella parte dei cittadini che non ama vendere piante esotiche nella piazza principale della città, che peraltro alcuni vandali hanno dato alle fiamme nei giorni scorsi. E anche oggi proseguono le critiche.
“Dopo le palme, stanotte in piazza Duomo sono stati piantati i banani. Non ho parole. Nessuno se la deve prendere con le piante, non hanno colpa: i cretini sono gli ‘esseri umani’ che hanno deciso e permesso questo scempio”, ha scritto su Facebook Matteo Salvini, segretario della Lega nord. Ancora più duro il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, Riccardo De Corato, che con l’arrivo delle nuove piante parla di “africanizzazione completata”. “Dopo le palme, spuntano anche i banani: quale altra cattedrale europea – chiede è stata violentata in questo modo? E la Giunta non tiri fuori il discorso dell’Ottocento perché era un contesto completamente diverso (nelle aiuole della piazza c’erano piante esotiche e palme, ndr) e perché Milano deve guardare avanti e non indietro”.