LA MARCIA DEI PINGUINI – IL RICHIAMO di Luc Jacquet. Documentario. Voce narrante: Pif. Francia 2017. Durata: 82’ Voto 3/5 (DT)
Dopo 12 anni tornano gli amati pinguini imperatori che nel 2006 vinsero l’Oscar come miglior documentario. Ne “Il richiamo” Jacquet mostra l’iniziazione alla vita di un cucciolo, tenuto al caldo dal padre, poi spinto verso la crescita dopo che il genitore si è tolto di scena. Mirabile composizione visiva, con una macchina da presa mimetica e ravvicinata rispetto agli animali che nulla ha a che fare con qualsivoglia laccatura spiona alla National Geographic. Jacquet impressiona lo “spartito silenzioso dell’istinto” dei pinguini rispetto al primo capitolo arricchendolo con riprese subacquee e con la formula stilistica collaudata dell’escalation dettaglio/primo piano/figura intera/campo lunghissimo spesso ricorrendo al ralenti. Un unico neo, non proprio minimo. Chissà perché il doppiaggio nelle versioni italiane deve trasformare la classica narrazione di un testo con quella di un doppiaggio clownesco. Nel 2006 Fiorello sostituì ben tre attori francesi tra cui Charles Berling e Morgan Freeman negli Usa; qua è Pif a coprire la voce narrante di Lambert Wilson, che guascone artisticamente non è. Una mutazione genetica della matrice originaria con veri e propri emettitori di suoni onomatopeici ed esclamazioni come “Che fastidio” o “Permesso” che reinventano la dimensione umoristica del testo. Opinabile.