BEATA IGNORANZA di Massimiliano Bruno, con Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Valeria Bilello. Italia, 2017. Durata: 102’Voto: 1,5/5 (AMP)
Postare, linkare, whatsappare. Irriverenti verbi sostituti delle antiche e care forme di comunicazioni che fino a una trentina di anni fa appartenevano al nostro immaginario quotidiano. La rivoluzione informatica e la conseguente ossessione per la connessione perenne hanno contagiato soprattutto i teenager, le loro famiglie ma anche i loro professori: in altre parole l’intero apparato scolastico-formativo. Solo uno, a quanto pare, ha deciso di rimanere immune da smartphone, tablet e annessi: Ernesto, esimio prof di lettere di un liceo romano, preso naturalmente in giro dai colleghi perfettamente informatizzati, specie da uno, il neo arrivato Filippo, ammesso in graduatoria quale prof di matematica. I due si conoscono bene, erano compagni di liceo e già da allora si detestavano. In comune, però, avevano una persona importante e da questa “connessione” nasce una situazione destinata a trasformare per sempre le loro esistenze. Commedia palesemente “a tema” sul mutamento dei rapporti a seguito della trasformazione comunicativa, Beata ignoranza offre una sfida tra due star italiane (Giallini e Gassmann) calati nei panni di loro stessi en travesti professorale. Si oppongono in tutto, al punto da sembrare irreali. Ma la morale è dietro l’angolo e qualcosa (o meglio) qualcuno saprà conciliarli. Esilissimo, il nuovo film di Bruno ha l’unico pregio di alcuni siparietti veramente divertenti per paradossale “verosimiglianza” al reale, per il resto purtroppo non è pervenuta.