Sono stati resi noti i dati sul concorso scuola 2016 per posti comuni nella scuola primaria, elaborati da Tuttoscuola sulla base delle graduatorie pubblicate dagli Usr. Il 71% dei candidati non è stato ammesso all’orale: solo in 11.102 su 37.838 hanno infatti superato le prove scritte. Il dato si riferisce alle 14 regioni esaminate, mentre ancora non si conoscono gli esiti degli scritti in Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia e Toscana. Tuttoscuola sottolinea che molti dei bocciati attualmente svolgono attività di supplenza nelle scuole elementari.
In Veneto i candidati per posti comuni nella primaria erano 4.433: sui 3.410 che si sono presentati allo scritto, solo in 1.604 – ovvero il 47% -hanno superato tutte le prove. Tra bocciati a scritti e orali e candidati non presenti, sono rimasti esclusi in 2.829, cioè più del 60% di chi aveva presentato la propria candidatura.
Non è andata meglio per i candidati delle altre quattro regioni che hanno già concluso le prove: i bocciati agli scritti sono stati l’83% dei candidati in Abruzzo, il 75% in Lombardia, il 69% in Liguria e il 63% in Molise. Inclemente anche la selezione nelle regioni dove sono attualmente in corso le prove orali, con il record del 91% di bocciati nelle Marche. Seguono Lazio e Umbria (79% e 78%), Basilicata (75%), Puglia (76%), Campania (70%), Calabria (69%), Friuli–Venezia Giulia (55%) e Piemonte (49%). Questi risultati equivarranno al 20% di posti vacanti, con un picco record in Lombardia, con un posto vacante su due (51%).
Difficile stabilire la cause di un così elevato numero di bocciature. Molte le polemiche da parte degli insegnanti candidati: per loro le domande erano troppo difficili e il tempo ristretto, specialmente per la sezione di lingua straniera: otto domande (di cui sei a risposta aperta), il doppio rispetto al concorso del 2012. I candidati avevano una media di 18 minuti per quesito, pochi tenendo conto della complessità di alcune domande (ad esempio “Una verifica sul tema della memoria, partendo da Montale e inserendo Leopardi, Pascoli, Gozzano e Ungaretti”, o “L’Islam da Maometto ad oggi”). I commissari d’esame – come riportato da Tuttoscuola – parlano di gravi carenze linguistiche di base.