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Oscar 2017, busta con errore per il miglior film. La PwC: “Ci scusiamo con tutti”. Aperta un’indagine

La società che si occupa del conteggio dei voti: "Stiamo indagando su quanto è accaduto e siamo profondamente dispiaciuti che sia successo. Apprezziamo la grazia con cui i nominati, l’Accademy, l’Abc e Jimmy Kimmel hanno gestito la situazione"

L’errore della busta rimmarrà nella storia degli Oscar. Ma per capire come è potuto succedere la PricewaterhouseCoopers, la società che si occupa del conteggio dei voti, ha annunciato di aver aperto un’indagine sull’annuncio sbagliato del vincitore nella categoria del miglior film. In una nota, la società si scusa con Moonlight, La La Land, Warren Beatty, Faye Dunaway, e gli spettatori degli Oscar per l’errore durante l’annuncio del miglior film.

I presentatori hanno ricevuto per errore la busta sbagliata, errore che è stato immediatamente corretto appena scoperto. “Stiamo indagando su quanto è accaduto e siamo profondamente dispiaciuti che sia successo. Apprezziamo la grazia con cui i nominati, l’Accademy, l’Abc e Jimmy Kimmel hanno gestito la situazione”. E in effetti Jordan Horowitz, che aveva cominciato a ringraziare, ha chiamato lui sul palco il cast e i produttori di Moonlight dicendo di essere “orgoglioso” di darlo a loro. La statuetta è stata poi consegnata ai legittimi vincitori con un abbraccio. 

Un finale a sorpresa, che difficilmente sarà dimenticato. Quando Warren Beatty apre la busta sembra interdetto, doopo alcuni secondi di suspence Faye Dunway gli prende il cartoncino e chiama il cast del musical. Poi, il colpo di scena: “Abbiamo perso”, dice il produttore interrompendo il suo discorso di accettazione tra lo stupore e l’incredulità del pubblico del Dolby Theatre di Los Angeles. A raccontare quel che è successo è stato lo stesso Warren Beatty che ha spiegato di avere aperto la busta in cui c’era scritto Emma Stone – La La Land: probabilmente si trattava di quella per la miglior attrice, non per il miglior film. A quel punto la squadra di Moonlight si avvicina al palco per ritirare il premio, ma niente è più lo stesso. A trionfare è così non l’amore romantico e canterino, ma una storia di povertà, droga e amore gay.