La responsabilità della busta sbagliata finita in mano a Warren Beatty e Faye Dunaway, e che ha decretato vincitore come miglior film per due minuti La La Land quando lo era invece Moonlight, è del signor Brian Cullinan. Colui che assieme a Martha Ruiz da tre anni conosce in anticipo i vincitori degli Oscar dal momento che controlla ben prima della cerimonia, voto per voto, tutte le preferenze assegnate dai membri dell’Academy per poi secretarle, depositarle in doppia copia in due valigette, fino all’apertura durante la serata in diretta mondiale
Per l’omicidio in diretta della Notte degli Oscar 2017 è stato trovato il colpevole. La responsabilità della busta sbagliata finita in mano a Warren Beatty e Faye Dunaway, e che ha decretato vincitore come miglior film per due minuti La La Land quando lo era invece Moonlight, è del signor Brian Cullinan. Colui che assieme a Martha Ruiz da tre anni conosce in anticipo i vincitori degli Oscar dal momento che controlla ben prima della cerimonia, voto per voto, tutte le preferenze assegnate dai membri dell’Academy per poi secretarle, depositarle in doppia copia in due valigette, fino all’apertura durante la serata in diretta mondiale.
Cullinan e Ruiz erano dietro le quinte, proprio a ridosso dell’entrata sul palco del Dolby Theatre, anche domenica scorsa. E quando Beatty e la Dunaway gli si sono avvicinati, l’uomo invece che consegnargli la busta contenente il titolo del Miglior Film gli ha passato la seconda copia di quella con dentro il nome di Emma Stone, vincitrice dell’Oscar come Miglior Attrice in La La Land, appena scesa dal palco felice e contenta. fq2-35518[/meride
Un errore macroscopico che metterà probabilmente fine alla sua carriera da depositario dei segreti hollywoodiani, come partner della sede di Los Angeles della PwC (PricewaterhouseCooper), la compagnia che cura il sistema di votazione degli Academy Awards fin dal 1934. Ed è stata proprio la PwC a scaricare Cullinan diverse ore dopo l’accaduto, scusandosi con il pubblico dell’evento, e indicando i colpevoli con l’indice puntato loro addosso: “Una volta che si è verificato l’errore, i protocolli per la correzione non sono stati seguiti abbastanza rapidamente da mister Cullinan e dalla sua partner”. Basta riavvolgere il nastro della premiazione thrilling ed ecco Cullinan in smoking, un po’ mascella alla Matt Damon e un spalle robuste alla Schwarzenegger, assieme alla Ruiz, in elegante vestito rosso, salire sul palco dopo un tempo oggettivamente irragionevole.
Perché è qui che inizia lo psicodramma dell’umile travet Brian. Pensate, che dal momento in cui la Dunaway pronuncia la fatidica frase “the Oscar goes to… La La Land”, passano ben un minuto e quaranta secondi prima che Cullinan e Ruiz si fiondino sul palco per sottrarre le statuette dalle mani dei produttori del musical diretto da Damien Chazelle e per consegnarle lesti ai produttori di Moonlight. Non si sa che cosa stessero combinando dietro le quinte Brian e Martha, una impasse prolungata che si sintetizza in uno dei fermo immagine che il web sta facendo girare da ore: Cullinan, tra Emma Stone e una bella signora in beige, terreo in volto che si passa una felpatissima lingua fantozziana sulle labbra. È il cosiddetto “epic fail”. Momento supremo dell’errore e dell’imbarazzo. Non c’è montatore che tenga. La sequenza del film errato che vince l’Oscar è stata vista da milioni di spettatori.
E allora c’è chi, piuttosto cattivello, segnala che Cullinan ha twittato dal suo account diverse volte durante la Notte degli Oscar 2017. Una busta al presentatore e un tweet, un sorriso a Charlize Theron e uno scatto fotografico per dire anche lui, abituato al grigio dietro le quinte, “c’era”. L’ultimo tweet è datato circa due minuti prima che salgano sul palco Beatty e la Dunaway. Cullinan sta per essere ricordato come il tizio che ha combinato il pasticciaccio brutto dell’Oscar 2017 e twitta felice una foto della protagonista di La La Land: “Best Actress Emma Stone backstage!”. Nulla a confronto di quello che è successo durante il momento In Memoriam, dove si sono ricordati gli artisti e tecnici scomparsi durante l’anno e la foto della produttrice australiana Jan Chapman, viva e vegeta, è stata affiancata alla costumista realmente “morta” Janet Patterson. La distrazione di Cullinan è qualcosa di più comicamente irripetibile. Prima l’errore e poi la lunga attesa probabilmente per capire come riparare al danno. Secondo una persona vicina professionalmente al distratto distributore di buste degli Oscar, l’uomo sarebbe affranto e non si spiega come tutto sia potuto accadere. Di un’unica cosa siamo però certi. Dopo aver cancellato furiosamente tutti i tweet spediti durante la cerimonia degli Oscar 2017, Cullinan non ha più twittato nemmeno un carattere.