Michele Emiliano si sarebbe dovuto dimettere da magistrato. Lo dice Matteo Orfini, presidente del Pd e segretario reggente fino alle primarie di maggio. In un’intervista al Corriere.it Orfini spiega: “Mi affido al suo buon senso: a me personalmente l’idea che un magistrato passa a fare politica in prima persona, e poi possa tornare in magistratura, mi allarma, da cittadino. Avrei perplessità ad avere le porte girevoli”. Quindi la risposta è “probabilmente sì, si sarebbe dovuto dimettere“. La questione è diventata improvvisamente un tema di dibattito nel congresso Pd. Emiliano ha più volte spiegato che quello di magistrato è un lavoro come gli altri e che una soluzione è che – dopo un’esperienza politica – la toga che voglia ricominciare a lavorare lo faccia in ruoli non giurisdizionali, che è il centro di una proposta di riforma al vaglio del Parlamento. “E’ un’invenzione di stampa – aveva detto ieri a SkyTg24 il presidente della Puglia – quella per cui la politica sia incompatibile con una specifica professione. Nello statuto del Pd non c’è nessun divieto per i magistrati di candidarsi e neanche di iscriversi al partito. E’ la prima volta che il Csm si occupa di questa cosa. Tra qualche giorno sapremo se c’è compatibilità o meno tra tessera di un partito e essere magistrato in aspettativa”.
Nella sua intervista al CorriereTv ha confermato che sosterrà Renzi al congresso anche se, visto il ruolo di garanzia che ricopre, non farà campagna attiva. Quanto alla scissione, per Orfini è “solo di gruppi dirigenti, ma non ho la percezione di un esodo di militanti. Ancora oggi non ho capito le vere ragioni della scissione, se non quella che sono uniti dall’antipatia nei confronti di Renzi. Ma mi sembra un po’ poco”. Infine i vitalizi. “Il M5s – afferma Orfini – ha proposto una delibera correttiva che passa la gestione all’Inps ma non tocca nulla di quello che c’era prima, non tocca i vitalizi, parla di un’altra cosa” tanto che “Boeri ha detto che quella proposta è inapplicabile”. “Noi invece – conclude – rivendichiamo il merito di aver aperto la discussione su questo tema con la proposta di Richetti che tocca i vitalizi in essere”.
Politica
Pd, Orfini: “Emiliano si sarebbe dovuto dimettere da magistrato. Un politico che torna in tribunale mi allarma”
Il presidente e "reggente" del partito: "Perplessità sulle porte girevoli". Conferma che sosterrà Renzi e sulla scissione dice: "E' solo di gruppi dirigenti, non ho la percezione di esodo di militanti"
Michele Emiliano si sarebbe dovuto dimettere da magistrato. Lo dice Matteo Orfini, presidente del Pd e segretario reggente fino alle primarie di maggio. In un’intervista al Corriere.it Orfini spiega: “Mi affido al suo buon senso: a me personalmente l’idea che un magistrato passa a fare politica in prima persona, e poi possa tornare in magistratura, mi allarma, da cittadino. Avrei perplessità ad avere le porte girevoli”. Quindi la risposta è “probabilmente sì, si sarebbe dovuto dimettere“. La questione è diventata improvvisamente un tema di dibattito nel congresso Pd. Emiliano ha più volte spiegato che quello di magistrato è un lavoro come gli altri e che una soluzione è che – dopo un’esperienza politica – la toga che voglia ricominciare a lavorare lo faccia in ruoli non giurisdizionali, che è il centro di una proposta di riforma al vaglio del Parlamento. “E’ un’invenzione di stampa – aveva detto ieri a SkyTg24 il presidente della Puglia – quella per cui la politica sia incompatibile con una specifica professione. Nello statuto del Pd non c’è nessun divieto per i magistrati di candidarsi e neanche di iscriversi al partito. E’ la prima volta che il Csm si occupa di questa cosa. Tra qualche giorno sapremo se c’è compatibilità o meno tra tessera di un partito e essere magistrato in aspettativa”.
Nella sua intervista al CorriereTv ha confermato che sosterrà Renzi al congresso anche se, visto il ruolo di garanzia che ricopre, non farà campagna attiva. Quanto alla scissione, per Orfini è “solo di gruppi dirigenti, ma non ho la percezione di un esodo di militanti. Ancora oggi non ho capito le vere ragioni della scissione, se non quella che sono uniti dall’antipatia nei confronti di Renzi. Ma mi sembra un po’ poco”. Infine i vitalizi. “Il M5s – afferma Orfini – ha proposto una delibera correttiva che passa la gestione all’Inps ma non tocca nulla di quello che c’era prima, non tocca i vitalizi, parla di un’altra cosa” tanto che “Boeri ha detto che quella proposta è inapplicabile”. “Noi invece – conclude – rivendichiamo il merito di aver aperto la discussione su questo tema con la proposta di Richetti che tocca i vitalizi in essere”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".