“Il reddito di cittadinanza proposto dal M5S? In realtà, è un reddito minimo garantito. E sapete cosa è? Sono le riforme Hartz, sono i mini-job, cioè dare pochi soldi alle persone, fissando al minimo il livello del salario di riserva, concetto che chi è a sinistra dovrebbe conoscere, con il ricatto“. Così a Coffee Break (La7) l’economista Alberto Bagnai stigmatizza il reddito di cittadinanza, rispondendo all’esponente di Campo Progressista, Marco Furfaro, che invece si dichiara favorevole. “Il reddito minimo garantito” – spiega Bagnai “è il modello adottato dalla Germania per prima, grazie a un simpatico ministro del Lavoro, Peter Hartz, che era il responsabile delle relazioni industriali sindacali della Volkswagen e aveva una serie di interessanti hobby, come andare a trans coi sindacalisti. E lui ha imposto all’Europa un modello di svalutazione del lavoro“. “Chi non ha lavoro come fa allora?”, replica Furfaro. “Chi non ha lavoro ha un sussidio di disoccupazione e ha una casa finché non gliela togliete con la patrimoniale per finanziare il reddito di cittadinanza“, ribatte Bagnai. Il docente universitario si sofferma anche sull’euro: “Se l’euro è solo una moneta, perché il capitale e i giornali del capitale la difendono così ferocemente? Ricordiamo la Grecia. Furfaro stava ne L’Altra Europa con Tsipras. Cosa ha imparato Furfaro dal crollo e dalla umiliazione di quel Paese? Ha imparato che l’euro è solo una moneta e che la Bce può mettere in ginocchio una intera popolazione senza rispondere a nessuno?”