Dai sondaggi il centrodestra unito sarebbe la prima forza politica del Paese. Tanto basta a Giorgia Meloni per affermare, entrando al tempio di Adriano a Roma, che “siamo in campo per vincere”. L’occasione è un convegno organizzato dalla ‘Fondazione della Libertà per il bene comune’  del senatore Altero Matteoli, dal titolo ‘Verso le primarie del Centrodestra?’. La risposta della leader di FdI è positiva: “Ci vuole un metodo di selezione della classe dirigente, quindi sì alle primarie. Se qualcuno ha un sistema migliore ce lo racconti, ma ad oggi non l’abbiamo visto”. Sull‘iniziativa ‘unitaria’ del centrodestra, aleggia la contrarietà di Silvio Berlusconi per l’utilizzo delle primarie. Infatti l’ex Cav “prima ha chiesto a Del Debbio di candidarsi a guidare il centrodestra, poi ha indicato Luca Zaia, ma credo che Berlusconi pensi a candidarsi lui stesso – afferma Altero Matteoli – Zaia ha nettamente rifiutato l’invito di Berlusconi a candidarsi leader? Chieda a loro, non a me. A mio avviso in questa fase se si vuole ‘bruciare’ uno, lo si candida”. Quindi Berlusconi voleva bruciare Zaia? “Questo lo ha detto lei”, sorride Matteoli. “Zaia? Difficilmente uno può candidare un dirigente di un altro partito” così boccia l’idea Giorgia Meloni, che derubrica l’investitura berlusconiana del governatore veneto a frutto di “frizioni che ci sono (tra il leader di Forza Italia e Salvini, ndr). “La scelta non può avvenire per editto” conclude.
“Le primarie forse ci saranno” è l’opinione tutt’altro che entusiasta di Giovanni Toti. Ma se saranno primarie, quando si svolgeranno e soprattutto come? Sul quando, il leader della Lega Nord Matteo Salvini aveva lanciato la proposta di svolgerle nel weekend del 8-9 aprile prossimo, ma nessuno tra i vari esponenti dei partiti di centrodestra, sostiene questa scelta. Lapidario Matteoli: “Otto o nove aprile? Non ne parliamo noi, ne parla Salvini”. Raffaele Fitto, leader di ‘Conservatori e Riformisti’: “I primi di aprile? No, le primarie vanno fatte bene, con date sicure per una loro realizzazione”.   E sul come svolgere le primarie, ecco che ognuno ha la sua ricetta.”Obbligatorie per legge” suggerisce Gianni Alemanno, fresco di nuovo partito: ‘Movimento Nazionale per la sovranità’, fondato con Francesco Storace.  “Per legge ma su base volontaria” è la proposta del Senatore e ideatore del Movimento IDEA – Identità e Azione, Popolo e Libertà Gaetano Quagliariello. Mentre Raffaele Fitto guarda all’esperienza francese, dove “non c’è una legge per fare le primarie, ma solo un regolamento condiviso tra coloro i quali partecipano”.

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