Doveva essere attiva nell’ottobre di due anni fa, ma i lavori sulla tratta Corato-Andria, teatro dello scontro tra i treni di Ferrotramviaria che provocò 23 morti e 50 feriti il 12 luglio scorso non erano mai iniziati. Ora, forse, ci siamo. L’azienda ha infatti aggiudicato l’appalto per il raddoppio del binario lungo gli 11,6 chilometri che separano i due paesi del Nord Barese. Salvo ricorsi delle aziende escluse – che hanno tempo fino ai primi di aprile per contestare l’aggiudicazione lavori – si procederà alla stesura del contratto e si darà il via ai lavori. Da quel momento l’associazione temporanea d’imprese guidata dalla Cemes di Pisa, vincitrice del bando, avrà 15 mesi per completare l’opera. Entro l’estate 2018, quindi, dovrebbe diventare realtà quello che, secondo il primo cronoprogramma di Ferrotramviaria, avrebbe dovuto essere pronto nell’ottobre 2015.

I ritardi – I ritardi divennero “definitivi” il 10 luglio 2014, quando una delibera della giunta della Regione Puglia aveva riprogrammato il raddoppio della Corato-Andria dividendolo in due lotti e spostandolo dai Fondi Europei 2007-13 al 2014-2020. “Da una serie di incontri tenuti con il beneficiario – si legge nella libera – è risultato che l’acquisizione dei pareri richiesti dalle norme vigenti, ivi compresi gli adempimenti a cura delle amministrazioni locali interessate dal suddetto intervento, ha determinato un allungamento imprevisto in fase istruttoria propedeutica all’avvio delle attività di realizzazione dell’intervento”.

Il primo progetto – Secondo il progetto originario, infatti, i lavori avrebbero dovuto iniziare martedì 1 gennaio 2013 e terminare nel giugno 2015. Poi altri cinque mesi per il collaudo e via libera al doppio binario che avrebbe sicuramente evitato un incidente come quello del luglio 2016. L’adeguamento ferroviario dell’area metropolitana del Nord Barese è in ballo dal 2007 per un costo complessivo di 180 milioni di euro, frutto di finanziamenti dell’Unione Europea, ma non ha ancora visto la fine. Si è proceduto a piccoli passi, spezzettando i lotti. Alcuni tratti sono già stati inaugurati, per altri come la Corato-Andria (importo di partenza 33 milioni e 427mila euro) ci sono stati degli intoppi che hanno portato ad avviare l’iter di gara solo lo scorso 16 aprile.

L’indagine – La Procura di Trani ha acquisito, nel corso dell’inchiesta seguita alla strage del 12 luglio, anche i documenti relativi al progetto di raddoppio dei binari. Al momento, i magistrati pugliesi – che tra poche settimane dovrebbero chiedere una proroga – indagano su 13 persone accusate a vario titolo di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali colpose plurime e omissioni di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Figurano tra gli indagati il presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale di Ferrotramviaria Gloria Pasquini, il direttore generale Massimo Nitti, e il direttore di esercizio Michele Ronchi, oltre al capotreno Nicola Lorizzo e i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli. Quella mattina furono loro a dare il via libera ai convogli.

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