Pronta un'area di 9mila metri quadri e possibilità di ospitare altre attività di ricerca correlate. Battuta la concorrenza di Regno Unito, Lussemburgo, Finlandia, Islanda
Da Bologna le previsioni meteo a medio termine per tutta Europa. Il capoluogo emiliano infatti è stato scelto per ospitare il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf). Per Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, “è un risultato straordinario, che rende orgogliosa tutta la società regionale”.”Ha vinto l’Italia, ha vinto Bologna” ha commentato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Bologna ha sbaragliato la concorrenza di Exeter e Slough (Regno Unito), del Lussemburgo, di Espoo (Finlandia) e di Akureyri (Islanda).
“Entro giugno verrà definito l’accordo di sede che dovrà contenere tutti gli aspetti tecnici ed economici – ha aggiunto Galletti – L’area del Tecnopolo di Bologna, con i suoi 9mila metri quadri, ulteriormente ampliabili, potrà diventare dunque la sede di un nuovo centro dati per le previsioni meteorologiche europee, un grande investimento internazionale che sarà il volano per fare diventare Bologna un hub tecnologico e scientifico della sfida climatica dei prossimi decenni”. “L’arrivo a Bologna del Data Center del Centro Meteo Europeo è un grande risultato che testimonia la forza di attrazione del nostro territorio e la sua grande capacità di competere a livello internazionale” ha aggiunto il rettore dell’università Francesco Ubertini.
Il Centro meteo è una organizzazione intergovernativa sostenuta da 20 Stati membri europei. In questi mesi il Council ha condotto l’istruttoria tra le città candidate alla ricerca della soluzione ottimale per ricollocare il proprio centro dati dall’attuale sede, a Reading. Secondo il meteorologo Manuel Mazzoleni, al Centro dati dell’Ecmwf verrà subito assegnata un’area di 9mila metri quadri, compresa la zona per i supercomputer al piano terra e per gli uffici. Lo spazio potrà essere ulteriormente ampliato con altri 6mila metri quadri e con la possibilità di ospitare altre attività di ricerca correlate.
L’Emilia-Romagna è la seconda regione in Italia in termini di persone impiegate in attività di Ricerca e Sviluppo, oltre 52mila. La regione può vantare l’innovativa Rete Alta Tecnologia, che raggruppa 82 laboratori di ricerca e 14 centri per l’innovazione. A Bologna inoltre si trovano i principali istituti di ricerca e le più importanti agenzie nel settore meteorologico e climatico (Cmcc, Cnr, Enea).