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Giustizia & Impunità - 8 Marzo 2017
Consip, Travaglio: “Senza fughe di notizie su cimici e indagini, qualcuno sarebbe già in galera”
“Ci sono delle persone che fino al 2013 erano dei signor nessuno, come il padre della Boschi che diventa vicepresidente della Banca Etruria o il padre di Renzi che improvvisamente si occupa di appalti Consip, senza parlare di reati. Quello lo sapremo fra 10-15 anni” – Così il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio a DiMartedì (La7) risponde a Giovanni Floris sul problema del familismo che la la scalata al governo di Matteo Renzi avrebbe favorito e del recente scandalo Consip – “Quando dicono di aspettare la fine dei processi, è perché non vogliono parlare dei fatti. Il padre di Renzi” – aggiunge Travaglio – “viene ricevuto alla Consip semplicemente per il cognome che porta. Renzi avrebbe dovuto dire al padre: guardati bene dal fare affari con chi fa affari col mio governo”. E sul ministro dello Sport Luca Lotti aggiunge – “Secondo l’amministratore delegato di Consip, è uno dei quattro che avvertono della presenza di cimici e delle indagini, ma è ancora da vedere se nessuno ha preso soldi. Questo però è dovuto al fatto che proprio grazie alla fuga di notizie hanno smesso di parlare. Senza quella fuga di notizie, qualcuno sarebbe già in galera”