Sembrava tutto fatto e invece è arrivata una nuova bocciatura per l’Iva al 4% sugli ebook. I giudici della Corte di Giustizia europea hanno ribadito che è legittima la differenza tra libri cartacei e in formato elettronico. È ammessa un’eccezione per quelli in formato digitale ma disponibili su cd rom. Questa, in estrema sintesi la conclusione della Corte, dopo aver esaminato la causa C-390/15 promossa dalla Corte Costituzionale polacca in merito alle differenze di aliquote. E i giudici aggiungono, per evidenziare meglio il loro pensiero, che ci sarebbe una “disparità di trattamento nel concedere una riduzione ai libri digitali e non ad altri servizi”, perché per loro gli ebook non sono libri, ma servizi.

E questo, nonostante la riforma dell’Iva presentata lo scorso dicembre dalla Commissione europea nella quale si sostiene che non c’è differenza tra libri cartacei e digitali. E adesso cosa accadrà agli Stati che applicano un’aliquota inferiore? Italia, Francia, Germania e Polonia dovranno aspettare che la Commissione prenda una decisione sulla nuova direttiva.

Ed ora passiamo alle buone notizie. La prima è che anche Kobo ha annunciato un abbonamento da 9,90 euro al mese, per inciso lo stesso prezzo della rivale Amazon, grazie al quale si possono leggere tutti gli ebook che si desiderano. Per il momento Kobo Plus, questo il nome del servizio, è disponibile solo in Olanda e Belgio, ma sembra che presto sarà esteso anche agli altri Paesi.

La seconda arriva da Parma. Il Comune della città emiliana ha messo a punto EmiLib – Emilia Digital Library, la nuova biblioteca digitale che mette a disposizione di tutti gli utenti di Parma e della provincia oltre 21.000 ebook, più di 5800 testate tra quotidiani e periodici in oltre 80 lingue, 158 quotidiani e periodici in sola lingua italiana e i principali quotidiani locali. Un ulteriore passo avanti rispetto alle singole offerte dei portali MLOL (Media Library on Line) già presenti, da qualche anno a Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Infatti, la nuova biblioteca digitale garantisce un servizio più ricco e innovativo e un’offerta più ampia.

E per finire un’interessante proposta agli editori nata da Leggereonline.com e subito accolta da LiberLiber. Di cosa si tratta? Di una soluzione per i libri fuori catalogo che le case editrici non ristampano, spesso per motivi economici, e che non si riescono più a trovare sul mercato. La onlus LiberLiber è nota per “il progetto Manuzio”, una biblioteca digitale accessibile gratuitamente per chiunque disponga di una connessione al Web.

Ed ecco la proposta: agli editori, detentori di testi protetti da copyright che non sono intenzionati a ristampare, basterebbe contattare LiberLiber ed inviare questi testi. Essi comparirebbero nel catalogo del “Progetto Manunzio” con una dicitura che ne specifichi il copyright della casa editrice, che ne rimarrebbe comunque proprietaria. Questi testi, verrebbero messi a disposizione in forma del tutto gratuita degli utenti. E così cesserebbero di essere irreperibili e potrebbero tornare ad allietare molti lettori.

A me sembra un’ottima idea, speriamo che piaccia anche agli editori.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Storm in a Teacup, approccio poetico e attenzione alla qualità artistica: sono i videogame della società “made in Italy”

next
Articolo Successivo

Start up, giovani ‘accelerati’ per l’ambiente e il proprio futuro

next