L'inchiesta Consip sembra mostrare le prime conseguenze per i partiti in termini di consenso, con le intenzioni di voto degli italiani che nell'arco di appena una settimana denotano oscillazioni non di poco conto: Movimento 5 Stelle primo partito col 30%, Pd scende al 25,2%. Il 45,1% degli intervistati nella rilevazione di Index Reasearch per Piazzapulita vuole le dimissioni del ministro Luca Lotti
Cresce il Movimento 5 Stelle, crolla il Pd. L’inchiesta Consip sembra mostrare le prime conseguenze per i partiti in termini di consenso, con le intenzioni di voto degli italiani che nell’arco di appena una settimana denotano oscillazioni non di poco conto. E’ quanto emerge dal sondaggio Index Reasearch per la trasmissione Piazzapulita di Corrado Formigli, su La7. Molto rilevante, in tal senso, i quasi due punti percentuali persi dal Partito Democratico, che se lo scorso 2 marzo poteva contare sul 27 per cento dei voti potenziali, dopo sette giorni si deve accontentare del 25,2 per cento, con una flessione di 1,8 punti percentuali. Difficile ipotizzare che un segno meno così marcato non dipenda dagli sviluppi dell’inchiesta Consip, che vede coinvolti un ministro renziano del governo Gentiloni (Luca Lotti), il padre dell’ex premier e molti esponenti di spicco del cosiddetto Giglio Magico. A poco più di un mese e mezzo dalle primarie democratiche, segnali per nulla incoraggianti per per il segretario uscente Matteo Renzi.
Che in ottica elezioni politiche vede peraltro allargarsi il distacco dal Movimento 5 Stelle. I grillini, infatti, nell’ultima settimana hanno guadagnato un punto percentuale, assestandosi al 30 per cento dei consensi e confermandosi di gran lunga primo partito nelle intenzioni di voto del campione di cittadini interpellato da Index Research. Più o meno stabili gli altri partiti. Nella fattispecie, la Lega Nord perde lo 0,1 per cento rispetto al 2 marzo (ora è al 13,9%), mentre restano stabili Forza Italia (12%) e Fratelli d’Italia (al 5%). Guadagna un punto percentuale, invece, Democratici e Progressisti: il nuovo schieramento di Roberto Speranza e Pierluigi Bersani passa al 4,5 per cento. Flessione per Sinistra Italiana, che in sette giorni ha perso lo 0,3 per cento (è al 2,7).
Per quanto riguarda le coalizioni, invece, il brutto risultato del Pd non mette a rischio l’eventuale vittoria alle politiche, visto che lo schieramento di centrosinistra può contare ancora su cinque punti di vantaggio (35,1%) sul centrodestra (30,9%) e il Movimento 5 Stelle (30%), che comunque si presenterebbe senza alleati sulla scheda. Index Research, inoltre, ha chiesto agli italiani un parere sulle eventuali dimissioni del ministro dello Sport Luca Lotti dopo il coinvolgimento nel caso Consip e l’iscrizione nel registro degli indagati per rivelazione di segreto e favoreggiamento: per il 45,1 per cento degli intervistati l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dovrebbe fare un passo indietro, mentre il 39,8 è convinto che l’esponente del Governo Gentiloni deve rimanere al suo posto. Sono il 15,1%, invece, coloro che hanno preferito non rispondere.