CONSUNTIVO COSTI PUBBLICO/PRIVATO
Costo privato – L’investimento iniziale su tutto progetto-stadio da parte della Roma era di circa 1 miliardo e 657 milioni di euro totali, ma con tutte le modifiche ipotizzate il costo dovrebbe scendere a quota 700 milioni. La Roma risparmierà circa 600 milioni di euro sui 626 milioni previsti per la costruzione delle torri di Libeskind, questo perché restano comunque gli edifici bassi e l’albergo. Inoltre salteranno tutta una serie di opere, fra cui quelle più costose sono il ponte carrabile (42 milioni), lo svincolo autostradale (47 milioni) e il prolungamento della linea B (54 milioni di euro). Andranno quindi ricalibrate le opere standard, come i parcheggi, facendo scendere il conto dai 154 milioni iniziali ai circa 100-110 milioni del nuovo accordo. Da limare al ribasso anche i costi sulle opere confermate (stazione Tor di Valle, Via del Mare/Ostiense) e da scorporare le opere minori (sottopassaggio, videosorveglianza, pontili sul Tevere).
Costo pubblico – Come detto, la Regione Lazio si occuperà dell’efficientamento della Roma-Lido (180 milioni) mentre il Cipe, se accoglierà la richiesta del Comune, finanzierà con 140 milioni – già comunque destinati al Ponte dei Congressi – lo svincolo sulla Roma-Fiumicino con contestuale Ponte di Traiano. Va ribadito che si tratta di opere che sarebbero state realizzate comunque. Non è ancora chiaro se il Campidoglio dovrà sborsare i 7,5 milioni per il ponte ciclopedonale che collega alla stazione Magliana della ferrovia regionale (opera comunque importante). Salvo quest’ultima voce, il Comune potrebbe non essere costretto a flussi di cassa in uscita, sebbene si debbano registrare i mancati introiti per alcune decine di milioni di euro derivanti dagli oneri concessori che la Roma avrebbe pagato per realizzare i grattacieli.