Collega Agrigento a Porto Empedocle ma gli abitanti del posto preferiscono ormai evitare di passarci, al costo di allungare di molto il percorso. Spaventano sempre di più le condizioni del Ponte Morandi, anche alla luce del dramma consumatosi due giorni fa sul’A14 col crollo mortale di un viadotto vicino Ancona. I piloni del “Morandi” terrorizzano gli automobilisti locali, e sui social l’allerta pericolo in codice rosso corre da tempo. E adesso arriva questa vibrante video-denuncia dell’associazione Mareamico, che vi mostriamo. “Il cemento è scoppiato e ha portato fuori i ferri. E cadono di continuo calcinacci. Dentro i piloni, si vede benissimo che c’è il vuoto” spiega Claudio Lombardo di Mareamico. “Il calcestruzzo, anche quello di buona qualità, non è eterno e viene spesso utilizzata la sabbia di mare invece di quella proveniente dai fiume. Inoltre la sezione dei tondini di ferro è spesso inferiore a quella prescritta, e non viene fatta né la manutenzione ordinaria né quella straordinaria” lamentano ancora gli ambientalisti. Lo stesso sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha richiesto interventi urgenti: “Sono sei mesi che i nostri cittadini scelgono tracciati alternativi”. Due anni fa l’Anas chiuse la strada per controlli e verifiche tecniche, e poi fu riaperta, pur se con riduzioni al traffico (fu ristretta la carreggiata e disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti). Ma oggi anche le auto preferiscono transitare altrove e chi decide di avventurarcisi si fa il segno della croce. L’Anas sostiene che il ponte Morandi sia perfettamente in grado di sopportare il carico viario, e che saranno eseguiti lavori alle travi laterali. Quando? Non è dato ancora saperlo, visto che mancano settimane all’aggiudicazione dei lavori. Sperando che non si agisca troppo tardi.
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