L'avvocato difensore di Mario Cattaneo ha detto che "solo oggi ha acquisito la consapevolezza di quanto è successo: continua a dire 'non dovevo scendere, non dovevo scendere'". Il governatore Maroni: "Indagato? Siamo in un mondo al contrario". Berlusconi: "Sconfitta per lo Stato che non ha saputo difendere vita, sicurezza e proprietà"
Mario Cattaneo, il ristoratore che l’altra notte ha ucciso un ladro che era entrato per rubare nel suo ristorante a Casaletto Lodigiano ed è indagato per omicidio volontario, è “disperato” per quello che è successo. A raccontarlo è stato il suo avvocato difensore Vincenzo Stochino, secondo cui “solo oggi” l’uomo “ha acquisito la consapevolezza di quanto è successo: continua a dire ‘non dovevo scendere, non dovevo scendere'”. Intanto è stato identificato il ladro, colpito alla schiena (in modo accidentale dopo una colluttazione, stando a quanto ha raccontato Cattaneo): è un romeno di 28 anni le cui impronte digitali non erano mai state censite dalle forze dell’ordine. In mattinata un fratello si è presentato dai carabinieri accompagnato da un avvocato per il riconoscimento. Il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, e il sostituto Laura Siani hanno immediatamente disposto un riconoscimento ufficiale.
“Nell’interrogatorio di ieri – ha spiegato Stochino – Cattaneo ha cercato faticosamente di ricordare quanto è successo ma lo ha fatto come se riguardasse un estraneo. Solo oggi ha compreso la tragedia e ha cominciato a provare il dolore per sé e per una vita spezzata“. La sua famiglia comunque ha fatto sapere che già domani riaprirà il bar ristorante con annessa tabaccheria Osteria dei Amis davanti al quale è avvenuta la sparatoria. Il nulla osta a riaprire risulta avallato dalle forze dell’ordine.
Dopo le polemiche di venerdì, con il centrodestra schierato al fianco del ristoratore, sabato anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha espresso il suo sostegno a Cattaneo scrivendo su Facebook: “Il ristoratore che ha reagito alla rapina è indagato per omicidio volontario. Siamo in un mondo al contrario“. E ha detto la sua anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: “Tragedie come quella di Lodi sono una sconfitta per tutti. Prima di tutto per lo Stato che non è in grado di svolgere la sua prima funzione: difendere la vita, la sicurezza e la proprietà dei cittadini. Quando una persona è costretta a difendersi da sola sarebbe assurdo che venisse perseguita per questo. La responsabilità di questa morte non è certo di chi si è difeso, è prima di tutto di chi ha aggredito la proprietà di una persona, e poi dello Stato che non ha saputo impedirlo”. Per questo “Forza Italia vuole passare dalla legittima difesa al diritto alla difesa”.