Candidature online, chiamate interne via web, curriculum spediti solo in via digitale. A tre mesi dall’arresto di Raffaele Marra, l’ex capo del personale del Campidoglio finito in manette per corruzione, Virginia Raggi è pronta a rivoluzionare le procedure di trasferimento dei dirigenti del comune capitolino. Secondo il Messaggero la sindaca di Roma è pronta a varare un a nuova piattaforma web nell’area riservata ai lavoratori del comune, alla quale sta lavorando il suo staff. L’obiettivo è tracciare in rete ogni singolo passaggio delle manovre di trasferimento dei dipendenti. Dall’interpello, e cioè la chiamata interna per capire chi è interessato a ricoprire determinate posizioni, fino alle candidature, all’invio dei curriculum e alle valutazioni: tutti questi passaggi saranno presto gestiti soltanto sul portale del comune capitolino. Niente più chiacchierate nei corridoi e faccia a faccia privati, dunque: adesso i 196 dirigenti del comune di Roma dovranno digitalizzarsi se vogliono candidarsi a ricoprire determinate posizioni.
A cominciare dai 50 posti rimasti scoperti dal valzer di poltrone ordinato da Marra, poi arrestato il 16 dicembre del 2016. Il nuovo interpello interno digitale partirà infatti entro la fine di marzo, ma è probabile che non tutte le posizioni sguarnite siano subito riempite. Al contrario Raggi vuole dare la priorità all’affidamento di alcune fondamentali poltrone: come per esempio le direzioni tecniche di alcuni municipi, alcune unità operative e la stessa poltrona che fu di Renato Marra, promosso dal fratello Raffaele a capo della promozione turistica, incarico poi revocato dalla stessa prima cittadina in autotutela. Ma non solo. Perché oltre alle posizioni scoperte, in bilico ci sarebbero anche i vertici di alcuni dipartimenti fondamentali come l’Urbanistica, la Scuola e l’Ambiente: tutte posizioni assegnate ai tempi in cui Marra era al vertice del personale. Questa volta, invece, a gestire questo nuovo valzer di nomine sarà il nuovo direttore generale, Franco Giampoletti, arrivato in Campidoglio nei primi giorni di marzo dopo aver lavorato in Unicoop Tirreno, una cooperativa toscana attiva nella grande distribuzione.