In aula alla Camera è partita la discussione generale sul testamento biologico. Ma la strada verso l’approvazione della legge è ancora lunga, come hanno avvertito Radicali e Associazione Luca Coscioni. “Per anni hanno usato la tecnica del rinvio, ora il timore è che la legislatura finisca prima che la proposta di legge venga approvata”, ha spiegato l’esponente radicale Marco Cappato, nel corso di un sit in fuori da Montecitorio. Ma non solo. C’è anche il rischio legato agli emendamenti, che potrebbero cambiare il testo base, riducendo la legge, secondo i radicali, a “carta straccia“. “Serve la volontà politica forte per condurre questo testo in porto. Consenso informato e biotestamento hanno senso soltanto se il paziente può rinunciare anche all’idratazione e alla nutrizione artificiale. E se le indicazioni sono vincolanti per il medico”, ha ammonito Cappato ai microfoni de Ilfattoquotidiano.it. “Altrimenti sarebbe una presa in giro che meriterebbe di essere rispedita al mittente”, ha concluso.
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