“Michele Emiliano? Su Facebook ho scritto che è una faccia da culo. Perché avrei dovuto dire ‘faccia da velluto’? E’ una ipocrisia, quella parte del corpo si chiama ‘culo’, ho fatto pure una discussione in Senato su questo termine“. Così ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus) il senatore di Ala, Vincenzo D’Anna, motiva la sua colorita locuzione attribuita a Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e candidato alla segreteria Pd. E lo attacca senza perifrasi complesse: “Emiliano è una faccia da culo, perché è la definizione perfetta per uno che combina quel poco insieme a Rossi, Speranza, Bersani e D’Alema, con interventi al limite dell’offensivo contro Renzi. Poi fa la riunione, proclama la scissione e la notte si accorda con Renzi per far fuori gli altri. E resta nel partito. Quella parte del corpo si chiama ‘culo’, gli altri sono dei vezzeggiativi. Non è detto che chi usi il termine semantico più adeguato sia uno scostumato. Lo dico” – precisa – “perché poi qui esce qualche professore dell’Accademia della Crusca a dirci cosa è politicamente corretto. Ci dicono che siamo volgari solo perché non usiamo una ipocrisia semantica che va di moda“. E rincara: “Emiliano vuole eliminare le indennità per i politici? Lui intanto prende la pensione da magistrato, che è bella corposa, e prenderà la pensione da presidente della giunta regionale, che è bella corposa. Ho pensato che ha la faccia come il culo anche quando dice queste cose”