Cominciano le celebrazioni per l'importante anniversario della casa di Maranello. Vento in poppa a livello aziendale (utili per 400 milioni nel 2016), industriale (8.014 vetture prodotte) e reputazionale (è il marchio con più forza al mondo secondo Brand Finance). Unico neo la Formula Uno, dove non vince da dieci anni
Settant’anni fa, un giorno di marzo. L’Italia che riparte lenta dopo i dolori del periodo più buio della nostra storia. Sotto le ceneri una passione mai sopita, capace di uscire dal tunnel toccando quei fili che si annodavano alla storia, alla tradizione e alla cultura di un terra unica. E cosa ci può essere di meglio, per ripartire, che spingere un acceleratore, smuovere quella leva del cambio e partire verso un futuro migliore?
Dal buio, al nero, al Rosso. Il salto è molto più lungo di una semplice alternanza cromatica. Quando Enzo Ferrari 70 anni fa accese il motore della Ferrari 125 S probabilmente non sapeva di aver dato il via alla costruzione di un mito, ad uno dei simboli del made in Italy più rispettati e invidiati in tutto il mondo. E non solo per i suoi incredibili risultati sportivi (15 titoli mondiali piloti, 16 costruttori, 224 vittorie su 929 Gp disputati, 222 pole position, per non parlare di tutto il resto, monumentale palmares del reparto corse). Ma per quella capacità quasi magica di immaginare, disegnare, produrre e vendere macchine immortali, autentiche opere d’arte, che fanno impazzire i ricchi che lottano a fior di milioni per contendersele. E in fondo anche le persone normali, che il desiderio di una Ferrari lo possono coltivare solo sfogliando riviste e giornali o magari con l’emozione che regala quel rombo unico.
Ecco, è proprio l’emozione quella che gli uomini di Maranello hanno voluto come refrain delle celebrazioni per l’anniversario dei 70 anni. Celebrazioni avviate ufficialmente ieri domenica 12 marzo con l’immissione in rete del sito dedicato www.ferrari70.com, dove un video introduttivo che dalla 125 S porta a LaFerrari Aperta (le potete ammirare entrambe nella gallery sopra) fino al racconto delle tappe della costruzione del mito del Cavallino Rampante, ha iniziato a far luce su tutta l’organizzazione di questo anno speciale.
In tutto saranno 70 appuntamenti sparsi nei cinque continenti, in ogni parte del globo, che vedranno andare in scena una serie di parate molto singolari a partire dal 18 marzo prossimo con il primo appuntamento a Hong Kong per il 70miles Rally. Al momento in calendario ci sono altre 8 date, tutte in Asia tra cui Thailandia, altre tre in Cina, una in Indonesia, Sud Corea e Giappone. Anche se il clou è programmato per l’8 e 9 settembre, per una due giorni di festeggiamenti a Maranello.
Un anniversario, quello dei 70 anni, che arriva in un momento decisamente positivo per la Ferrari, intesa come azienda. Dal ritorno alla guida nella classifica dei marchi con più forza al mondo (graduatoria annuale di Brand Finance), alla quotazione in Borsa (il titolo supera costantemente i 60 euro) fino a risultati finanziari decisamente positivi (nel 2016, utile netto di 400 milioni di euro contro i 290 del 2015, fatturato a 3,1 miliardi, +9%, Ebitda da 719 a 843 milioni e risultato operativo – Ebit – da 444 a 595 milioni, vetture consegnate per la prima volta oltre le 8mila unità (8.014, +5%) e infine debito netto industriale da 797 a 653).
E tutto questo senza il conforto dei risultati da parte della Formula 1, l’autentico neo degli ultimi nove anni di gestione ferrarista. Sarà per questo che il nuovo bolide per il Mondiale del 2017 è stato dedicato ai 70 anni della Rossa con la sigla SF70H, mentre già nello scorso autunno, l’azienda italiana aveva annunciato la realizzazione di ben 70 livree speciali sui 350 modelli personalizzati della gamma completa di Maranello – California T, , 4988 GTB, 488 Spider, F12berlinetta e GTC4 Lusso.
Ma la chicca finale non poteva che arrivare dal Salone di Ginevra, con il lancio dell’ultimo gioiello: la 812 Superfast. La più potente Ferrari stradale di sempre con i suoi 800 cavalli, un fantastico tributo alla tradizione dei 12 cilindri che debuttò proprio con la mitica 125 S.
La storia, di cui a seguire vi proponiamo i momenti più significativi, continua dunque a dare i brividi. E se anche in Formula Uno si tornasse in alto…
Le tappe più importanti della storia Ferrari
1947 – Nasce la Ferrari
1950 – Il Cavallino Rampante debutta in F1
1958 – Mike Hawthorn si aggiudica il titolo di campione del mondo con una 246 F1
1962 – Viene presentata la 250 GTO, vincitrice del campionato internazionale costruttori GT nel 1962, 1963, 1964
1964 – John Surtees diventa campione del mondo di Formula 1 con la 158 F1
1967 – Tre Ferrari, due 330 P4 e una 412 P concludono in parata ai primi tre posti la 24 ore di Daytona
1968 – Al Salone di Parigi viene presentata la 365 GTB4 (Daytona)
1969 – La Fiat diventa azionista della Ferrari
1972 – Viene inaugurata la pista di Fiorano, tracciato di prova casalingo
1975 – Lauda conquista il titolo mondiale di Formula Uno con la 312 T
1981 – Gilles Villeneuve porta al successo per la prima volta una F1 turbocompressa a Monaco, la 126 Ck
1984 – La Ferrari Testarossa viene presentata al Salone di Parigi
1987 – Al Salone di Francoforte viene svelata la F40
1988 – 14 agosto: Enzo Ferrari scompare all’età di 90 anni
1993 – Nasce il Ferrari Challenge, primo campionato monomarca della Casa
1998 – Nasce la nuova galleria del vento della Gestione Sportiva, progettata da Renzo Piano2000 –
2004 – Ferrari ottiene il record in F1 di 6 titoli mondiali costruttori e 5 titoli mondiali piloti consecutivi conquistati da Michael Schumacher (2000, 2001, 2002, 2003, 2004)
2006 – Prende il via l’esclusivo programma XX, prestazioni estreme per i migliori clienti
2007 – Kimi Raikkonen e la Scuderia Ferrari sono campioni del mondo
2013 – Inizia la produzione della LaFerrari, prima ibrida della storia del Cavallino
2015 – La Ferrari viene quotata in Borsa a New York
2016 – A Parigi viene presentata LaFerrari