Due società con meno di tremila sterline di capitale, una cifra misteriosa che dovrà in qualche modo passare di mano per la cessione, un nuovo presidente con un effervescente passato da uomo dello spettacolo e un curriculum da uomo d’affari sul quale pesa più di un’incognita. Sembra uno scherzo televisivo, una boutade ben organizzata a favore di telecamera, una situazione paradossale che poteva andare in scena soltanto nella città che ha dato i natali a Giuseppe Balsamo, e cioè il fantomatico conte di Cagliostro. E invece è la mera cronaca di quello che sta succedendo a Palermo, dove qualche settimana fa Maurizio Zamparini aveva annunciato di essersi dimesso da presidente della squadra di calcio cittadina. “Entro quindici giorni verrà nominato un nuovo numero uno, che è membro e rappresentante di un fondo anglo-americano“, faceva sapere la società siciliana con una nota del 27 febbraio. Un buon segnale per la tifoseria rosanero, da tempo in guerra con il patron della squadra, che sembra ormai destinata alla retrocessione in serie B.
Il nuovo presidente: Baccaglini chi? – E invece a quelle ore di ottimistiche speranze sono immediatamente seguiti giorni avvolti dagli interrogativi. Sì, perché al momento della presentazione dei nuovi proprietari, a Palermo non si è materializzato un finanziere cresciuto nella city londinese e nemmeno un avvocato con studio a Wall Street. Al contrario il nuovo presidente della squadra siciliana è Paul Baccaglini, italo americano di 33 anni, ex giocatore di basket, noto fino a quel momento solo per la sua esperienza alle Iene, la trasmissione di Mediaset che lo inviava in piazza Montecitorio a prendere in giro parlamentari rei di non conoscere lo slang giovanile. Unanimi le domande che si sono sollevate in città: che c’entra questo giovane collezionista di tatuaggi – dice di averne più di sessanta- con un’operazione finanziaria che secondo indiscrezioni vale almeno 200 milioni di euro? Che c’entra questo ex dj, noto per la sua relazione con l’ex velina Thais Wiggers, con la presidenza di una squadra di calcio di serie A? Ma soprattutto: questo Baccaglini come intende finanziare la società rosanero, che soltanto di stipendi dei calciatori spende venti milioni di euro all’anno?