Ha vinto quindi la protesta e la linea dell'ad Franco Moscetti e del presidente Fossa, che volevano giù dalla poltrona Napoletano. Intanto la procura indaga su altre operazioni sospette
Guido Gentili, editorialista e già direttore del Sole 24 Ore, dirigerà il quotidiano di Confindustria a interim in attesa che il cda nomini un nuovo responsabile. Tre settimane – secondo indiscrezioni – per scegliere il successore di Roberto Napoletano, contro cui i giornalisti hanno scioperato per quattro giorni. Il cda straordinario ha deciso anche che Napoletano, indagato dalla Procura di Milano e che aveva offerto la sua autosospensione, andrà in aspettativa non retribuita per al massimo sei mesi. Il consiglio di amministrazione ha quindi dato mandato all’amministratore delegato Franco Moscetti “di porre in essere le più opportune iniziative e azioni in ogni competente sede, a tutela dell’immagine e degli interessi della Società, anche in relazione agli sviluppi dell’indagine dell’autorità giudiziaria in corso”. Domani i giornalisti si riuniranno alle 11.30 in assemblea e potrebbe essere annunciato il ritorno al lavoro per i redattori e in edicola del quotidiano per mercoledì. In attesa che il cda “individui un nuovo direttore”. Anche se Moscetti precisa “di non aver ricevuto alcun mandato dal consiglio di amministrazione per individuare un direttore in tempi brevi”.
Ha vinto la linea del presidente Fossa e dell’ad Moscetti
Napoletano lascia quindi tutte le direzioni: quotidiano, Radio 24, Radiocor Plus e direzione editoriale. Il cda, presieduto da Giorgio Fossa, è durato un’ora e mezza, poi il cdr, il comitato di redazione che rappresenta i giornalisti, è stato convocato al quarto piano. Ha vinto quindi la protesta e la linea dell’amministratore delegato e del presidente Fossa, che volevano giù dalla poltrona Napoletano. Dall’altra parte c’era Luigi Abete, presidente Bnl, e altri consiglieri, che invece sponsorizzavano l’autosospensione. Fossa però dichiara che sulla decisione c’è stata unanimità: “Sono sicuramente soddisfatto del cda di oggi. Le scelte sono state prese all’unanimità e adesso andiamo avanti, anche se sappiamo che non abbiamo risolto tutti i problemi”. A bordo campo sarebbe già pronto Ferruccio de Bortoli, già direttore del Corriere e proprio del Sole, che ieri durante L’Intervista di Maria Latella su SkyTg24, aveva commentato: “Provo una grande sofferenza, perché è un grande giornale con una grande redazione. Spero che si trovi presto una soluzione”. Fossa, Moscetti e parte del management, secondo indiscrezioni, sarebbero stati anche pronti alle dimissioni se non si fosse raggiunto l’obiettivo. Ipotesi che avrebbe aperto uno scenario inquietante per il quotidiano di Confindustria con lo sfondo addirittura il commissariamento da parte della Procura di Milano. Il gruppo, lo scorso 30 settembre, aveva chiuso il semestre con un rosso di 50 milioni di euro e molto tempo è passato da quel bilancio. Gentili, romano di nascita, 63 anni, ha diretto il quotidiano dal luglio 2001 a fine 2004. Scrive anche per Il Foglio. Prima era stato firma e responsabile dell’ufficio romano de Il Corriere della Sera, oltre che direttore de Il Mondo.
La procura di Milano indaga su altre operazioni sospette
Intanto l’indagine prosegue. Non c’è soltanto il capitolo dell’anomala “diffusione di copie digitali” nell’inchiesta sul Gruppo Sole 24 Ore che vede indagati l’ormai ex direttore Roberto Napoletano, l’ex presidente Benito Benedini e altre sette persone. Nel decreto di perquisizione, pubblicato dal sito Giustiziami, “emergono oltre ai profili connessi alla distribuzione delle copie anche ulteriori elementi anomalia nella gestione sociale” e alcune “operazioni straordinarie”, “si tratta di operazioni che – prosegue il documento firmato dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Gaetano Ruta, titolari delle indagini – per dimensioni e impatto economico, meritano adeguato approfondimento: sono la cessione di GPP Business Media e i finanziamenti intercompany a 24 Ore Cultura Srl”.
Per la Procura, inoltre, non solo sarebbe stato falsificato il numero di copie digitali, tramite una serie di abbonamenti acquistati in maniera fittizia dalla società con sede a Londra Di Source, ma anche quello delle copie cartacee vendute. “Anche buona parte delle copie diffuse tramite il canale Edifreepress – si legge ancora nel decreto – non perveniva ai destinatari ma era destinato direttamente al macero“. Un particolare raccontato ai pm dall’amministratore della società che a verbale ha spiegato “che le copie non venivano acquistate dai clienti finali e quindi destinate al macero, ma addirittura che fonti interne al Sole 24 Ore gli ‘suggerivano’ quante copie ordinare in acquisto”. Un tema che gli inquirenti hanno cominciato ad approfondire raccogliendo la testimonianza dell’ex ad Gabriele Del Torchio, l’ex direttore finanziario Valentina Montanari, e Nicolò Dubini, ex consigliere indipendente del cda. Tutti quanti, si legge nel documento, hanno evidenziato “gravi anomalie” rispetto all’andamento economico della società, i “problemi di governance”, la sovrapposizione di funzioni tra Benedini e Treu e il “ruolo preponderante” dell’allora direttore Napoletano. Che aveva offerto la sua autosospensione, misura che i giornalisti – che lo avevano già sfiduciato mesi fa e che hanno scioperato per quattro giorni, non accettavano.