A Di Paolo la procura contesta il reato di calunnia, in concorso con la stessa ragazza morta suicida, per aver fatto il nome di cinque persone secondo lui responsabili della diffusione dei video, per gli inquirenti estranee alla vicenda
Il gip di Napoli Pietro Carola ha rigettato la richiesta di giudizio immediato per Sergio Di Paolo, ex fidanzato di Tiziana Cantone, la ragazza morta suicida a settembre nel Napoletano dopo che diversi suoi video erano stati diffusi in rete. A Di Paolo la procura contesta il reato di calunnia, in concorso con la stessa Tiziana Cantone, per aver fatto il nome di cinque persone secondo lui responsabili della diffusione dei video, per gli inquirenti estranee alla vicenda.
L’ex fidanzato della ragazza è anche accusato di accesso abusivo a dati informatici: avrebbe chiesto a un consulente di accedere ai dati del telefono di Tiziana per cancellarne una parte. Tutte circostanze su cui, per il difensore di Di Paolo, l’avvocato Bruno Larosa, manca l’evidenza della prova, necessaria per richiedere il rito immediato. “Dopo aver appreso della richiesta del pm per il rito immediato, ho consegnato al gip una memoria difensiva. Il giudice ha rigettato la richiesta, dandoci ragione”, spiega il legale. Che ora conta di poter presentare nuovi elementi in difesa del suo assistito, appena sarà notificata la chiusura delle indagine.