Dopo le polemiche scoppiate nel post-partita per il rigore concesso all'ultimo minuto ai padroni di casa, ai rossoneri arrivano buone notizie dal Giudice Sportivo: l'attaccante fermato per un turno, ammonizione con diffida per Galliani e Maiorino
Polemiche furenti al fischio finale, aggressioni verbali all’arbitro Massa, spogliatoi danneggiati e scritte offensive lasciate sugli scudetti esposti allo Juventus Stadium. Nelle aspettative, il post-partita di Juventus-Milan di venerdì scorso sarebbe potuto costare carissimo ai rossoneri. Il caos scoppiato dopo il rigore concesso all’ultimo minuto ai bianconeri, determinante nel 2-1 finale, lasciava pensare a una maxi-squalifica con annessa multa da capogiro. E invece alla fine, il Milan se la cava tutto sommato bene: per Carlos Bacca, il più plateale nelle proteste, una giornata di stop e 10mila euro di multa. Altri 5mila euro di ammenda alla società, oltre all’ammonizione con diffida per l’amministratore delegato Adriano Galliani e per il direttore sportivo Rocco Maiorino.
Bacca era stato indicato da molti come il possibile capro espiatorio del parapiglia scoppiato a fine partita. Partendo dal precedente di Mauro Icardi, fermato per due giornate dopo Juventus-Inter, la maggior parte dei tifosi rossoneri sperava al massimo in una squalifica della stessa entità. L’attaccante rossonero però è stato punito, spiega il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea, “per avere, al termine della gara, nel terreno di gioco, già sostituito e in abiti civili, protestato in maniera plateale e veemente nei confronti di un arbitro addizionale, avvicinandosi con atteggiamento aggressivo nei suoi confronti, finché non è stato trattenuto e allontanato a forza dai dirigenti e dall’allenatore della propria squadra”. Il comportamento, ai termini di regolamento, costa una giornata.
Fra i rossoneri, un turno di stop anche per José Ernesto Sosa, espulso nel finale, e Alessio Romagnoli, che era diffidato ed è stato ammonito. Al Milan è stata inflitta un’ammenda di 5mila euro a titolo di responsabilità oggettiva “per avere omesso di impedire l’ingresso sul terreno di gioco di un dirigente non inserito nella distinta di gara”. Galliani e Maiorino invece sono stati sanzionati “per avere rivolto frasi offensive nei confronti dei tesserati della squadra avversaria”.