Cronaca

Torino, stupro di gruppo di una minorenne durante le sedute spiritiche: tre persone arrestate

Il rito veniva organizzato in una mansarda, dove la studentessa veniva narcotizzata e poi violentata. La sua denuncia ha portato all'arresto di un 69enne, un 73enne e dell'ex fidanzato di 19 ann. Gli investigatori hanno scoperto una struttura gerarchica: c'erano il "maestro", i "catalizzatori", le "ancelle"

Si spacciavano per ‘santoni’ e durante le sedute spiritiche, in una mansarda torinese, hanno abusato per mesi di una studentessa minorenne all’epoca dei fatti. Un sedicente mago di 69 anni e i suoi complici, un uomo di 73 anni e un ragazzo di 19 anni, sono stati arrestati dalla squadra mobile di Torino per stupro di gruppo. Durante le sedute la giovane, che con la sua denuncia ha dato il via alle indagini, è stata narcotizzata e violentata. Le indagini proseguono per stabilire se ci siano altre vittime.

In manette sono finiti il sedicente mago Paolo Meraglia, insegnante in pensione di 69 anni. L’uomo, attribuendosi poteri in campo esoterico, aveva convinto la ragazza di essere vittima di forti ‘negatività’ e di doversi sottoporre a riti di purificazione. Riti che consistevano in rapporti sessuali, anche di gruppo, consumati sotto l’effetto di sostanze stupefacenti in una mansarda del quartiere torinese di San Donato e nella sua abitazione alla periferia sud del capoluogo piemontese.

In manette anche il complice, Biagino Viotti, 74 ani, e il fidanzato della giovane.  Dalle indagini è emerso l’esistenza di un vero e proprio gruppo gerarchicamente organizzato: al suo apice il ‘Maestro’, ‘l’Apostolò, la ‘Vestale’, i ‘Catalizzatori’e le ‘Ancelle’.
Gli agenti, che non escludono ci siano altre donne vittime del raggiro, stanno valutando anche le posizioni degli altri partecipanti. Ai riti avevano partecipato infatti anche la madre del fidanzato e un amico del ‘mago’. La ragazza aveva iniziato a frequentare la casa del mago nel settembre del 2015. Con il passare del tempo, era stata tenuta sotto ricatto con la minaccia di diffusione dei filmati che erano stati girati durante i rapporti sessuali. Le indagini, coordinate dai pm Marco Sanini e Fabiola D’Errico, sono partite grazie alla denuncia della studentessa, che si è rivolta al Centro Antiviolenza del Comune.