Una valanga nel Tirolo austriaco, a meno di 20 chilometri dal confine con il Brennero, ha travolto e ucciso 4 scialpinisti svizzeri. Facevano parte di un gruppo di 8 persone. Dopo aver trovato i corpi delle prime tre vittime, le ricerche della quarta sono durate fino al tardo pomeriggio, quando l’uomo è stato localizzato, grazie all’apparecchio elettronico Arva, sotto oltre cinque metri di neve. Le altre 4 persone che facevano parte del gruppo erano riuscite subito a liberarsi dalla massa nevosa e lanciare l’allarme. La valanga, con un fronte alto due metri e largo 500, si è staccata nella mattinata di mercoledì dalla vetta dello Jochgrupenkopf, 2.453 metri, e ha percorso quasi un chilometro verso valle.

Il pericolo valanghe in Tirolo attualmente è basso, grado 2 di 5: le zone a rischio sono i pendii ombreggiati e poco frequentati, precisava il bollettino valanghe. Il Jochgrubenkopf è una montagna molto frequentata anche da scialpinisti del vicino Alto Adige. Il pendio dove è avvenuta la valanga è estremamente ripido, con pendenze che toccano i 40 gradi, e in passato è stato già luogo di incidenti. L’ultimo, molto simile, era avvenuto il 16 febbraio 2016, quando un altro gruppo di quattro scialpinisti francesi era stato travolto da una valanga: tutti sopravvissuti. Una causa dell’incidente potrebbe essere il mancato consolidamento tra lo strato di neve vecchia con quella caduta abbondantemente nei giorni scorsi.

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