Cercasi quattordici camici bianchi per l’azienda sanitaria pubblica di Materia ma nessuno ha risposto al bando di assunzione, pubblicato da almeno un anno. Il personale richiesto, spiega all’AdnKronos Salute il direttore generale dell’Asp di Matera Pietro Quinto, riguarda “4 ortopedici, 4 medici per il pronto soccorso, 4 radiologi e 2 specialisti in medicina generale”. Il bando prevede l’assunzione come dirigente medico in una struttura sanitaria pubblica, uno stipendio di partenza di 3mila euro netti al mese e nessuno ha inviato la propria candidatura. “Non sappiamo più come e dove chiedere: da un anno cerchiamo di reclutare medici ma non troviamo nemmeno pretendenti”.
In un’Italia in cui il lavoro è spesso un miraggio, fa notizia il caso di Matera. Si tratta di bandi per contratti sia a tempo determinato che indeterminato, che vanno deserti, racconta Pietro Quinto, che il 28 febbraio ha fatto pubblicare sul sito dell’Asm un “Avviso importante“ che suona un po’ come un appello al passaparola tra dottori. “Nonostante i ripetuti avvisi pubblici, le selezioni per dirigenti medici specialisti in ortopedia e medicina e chirurgia di accettazione e urgenza si concludono con un nulla di fatto – si legge nell’avviso – dovuto alla indisponibilità dei candidati ad assumere servizio. Sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata del 16 marzo 2017 saranno pubblicati i nuovi avvisi per specialisti in ortopedia e in medicina d’accettazione e d’urgenza. Chiunque fosse interessato può pubblicizzare la notizia con ogni mezzo”.
“Speriamo così di riuscire a trovare una situazione, dal momento che abbiamo ormai delle criticità”, dice il direttore generale dell’azienda sanitaria di Matera, dopo che l’ultima chiamata a fine febbraio è andata totalmente deserta. “Il numero di persone che mettiamo a concorso è sempre superiore a quello dei partecipanti – racconta Quinto – Spesso i bandi per posti a tempo determinato vanno deserti, mentre nel caso di contratti a tempo indeterminato chi vince dopo un po’ va via. Si preferiscono ospedali vicino casa, più comodi, o magari più grandi e importanti”, continua il manager. “Insomma, faccio davvero fatica a trovare il personale necessario – denuncia – Soprattutto per gli ospedali più periferici, come quello di Policoro. Il nostro territorio serve 200mila persone, e dobbiamo garantire loro il servizio”. Finora “siamo andati avanti ‘tamponando”, con contratti a tre mesi, con l’aiuto dei medici della continuità assistenziale. Ma io ho l’obbligo di garantire il rispetto dei turni, del riposo, delle ferie”. Insomma, la situazione è complessa. Ecco perché si è pensato all’avviso sul sito dell’azienda sanitaria. “Non mi aspettavo tanto clamore”, conclude. “Ora speriamo di trovare i professionisti di cui abbiamo bisogno”.